“La vita segreta delle città” secondo Murubutu

da | Mar 10, 2025 | Recensioni album

Col naso all’insù circondati da palazzi e squarci di vicoli: Murubutu ci racconta così la vita segreta delle città, fuori venerdì 7 marzo.

Come in un romanzo realista, Murubutu ha creato un concept album dove veste i panni di un flâneur, attratto di dettagli di un palcoscenico rappresentato dalle megalopoli.

La vita segreta delle città è, in breve, proprio questo: un racconto squisitamente personale descritto dal punto di vista di un narratore onnisciente. Murubutu vive e ha vissuto quelle strade, ha respirato i profumi di ogni angolo assistendo al mutamento, costante e inarrestabile, di ognuna di esse.

Il realismo di Murubutu

Un po’ come Joyce o Balzac, ogni elemento viene sviscerato ed è ugualmente importante all’altro per affidarci un dipinto fedele della realtà. Che sia Dublino, Parigi o Zurigo ogni traccia è come se catturasse  l’anima pulsante del momento fondendola nel flusso narrativo, creando parallelismi tra screen che si intrecciano e si sovrappongono tra emozioni e immagini.

Realtà e poesia, concretezza e sogno: Murubutu ne La vita segreta delle città fonde due elementi concettualmente agli antipodi ma che creano un’unica visione. Tra i banchi di scuola penseremmo ad una figura retorica che usa due elementi sensoriali contrari tra loro ma che rendono perfettamente l’idea di una sensazione o un oggetto.

E queste città diventano testimoni silenziose dei destini di ogni personaggio. Ogni opportunità diventa futuro, facendo emergere dall’asfalto immagini evocative attraverso cui cantare di sentimenti, legami, passioni e amori difficili.

La vita segreta delle città: amore su tela

Dalle megalopoli ai piccoli paesi, dalle capitali alle periferie, Murubutu evoca scenari immaginari della geografia urbana personali ma allo stesso tempo universali, descrivendoli come sogno e speranza di riscatto, alienazione e solitudine in quindici tracce.

Su ogni muro e ogni

porta, in ogni luce

In ogni buio, su ogni

curva nascosta

Su ogni punto di

svolta, la città muta forma

Basta un unico incontro

cambia tutto, il

destino a ogni bivio

Dove prevale il concetto dell’amore: in un contesto urbano in cui le distanze fisiche ed emotive si fondono con il ritmo frenetico della città, l’amore ne fa da padrona con la sua potenza e malinconia, arricchita da riferimenti letterari e storici che creano una dimensione sospesa tipica della lirica.

L’introspezione su di sé, le scelte e le conseguenze nel tempo, questa è la penna del La vita segreta della città, un rap incentrato sullo storytelling che si intreccia col cantautorato per tracciare una mappa delle esperienze umane, rappresentazione viva dei luoghi che abitiamo e delle nostre esistenze.

La Playlist di Cromosomi