Vorrei fosse sempre domenica, soprattutto per voi!
– Il Capo

CEO of sonnolansia. Logorroica nella vita, ascoltatrice di buona musica per passione. Ma ho anche dei difetti.

Se il mio cervello potesse parlare chiederebbe il divorzio.

Regista pluripremiata di film mentali. Parlo poco, osservo molto e rido tanto. Sono un contenitore di difetti, eppure ascolto solo buona musica.

Sono ovunque e da nessuna parte: no, non sono un’entità mistica, ma sono sempre in giro a fare cose (almeno così dicono amici, famiglia e il nome su IG).

Con me, però, porto sempre la mia romanità e una playlist su Spotify impossibile da etichettare.

Sono nata sulla cresta delle ultime onde estive e la mia Catania ha senza dubbio influenzato il mio carattere esplosivo. Amo tanto, troppo la musica, i concerti, e l’arte in qualsiasi sua forma.  Membro del club delle persone ipersensibili, sempre pronta per una pazzia dell’ultimo secondo!

 Sta scrivendo…

Penso e mi tengo dentro, scrivo e disegno parole.

Uniche cose certe: mi chiamano “Shazam vivente”, ho un debole per le polpette, i concerti live e la mia collezione di blazer vintage è fuori controllo.

Parlo tanto, ascolto di tutto.

Quando andavo a TRL, non mi regalavano le tagliatelle. Di politica non sono l’esperta, ma di musica sì.

你好! Sono Angela, ho 18 anni e vivo a Milano, studio il cinese e faccio uso spropositato di musica indie.

Eterna curiosa, amante della musica, degli eventi e della creatività. Suono il violoncello mentre mi perdo tra le note del brand management. Amo organizzare la mia vita al dettaglio, non c’è post-it che riesca a sfuggirmi!

Scrivo bene, fumo tanto e bevo gin tonic come fosse acqua frizzante, ma ho anche dei difetti, ad esempio sono bellissimo ma non mi si pija nessuno.

Colleziono arance e camicie vintage fuori stagione. Se sei triste, il mio consiglio è sempre un vinile e una bottiglia di vino: e puoi dire che sei apparso
alla Madonna.

Gli amici mi chiamano “L’uomo gatto”, ma sbaglio tutti i testi. Eterno romantico.

Provinciale cronico dal 1996, oscillo dal nichilismo più spietato al romanticismo più patetico. L’equilibrio tra malinconia e leggerezza mi tiene in qualche modo legato alla vita in un modo sorprendentemente sereno. 

Vorrei fosse sempre domenica, soprattutto per voi!
– Il Capo

Non è mai certo l’umore con cui mi sveglio la mattina ma dopo il caffè è tutto più bello. Sto ancora aspettando la lettera per Hogwarts, nel frattempo placo le mie ansie con musica, vino e serie tv.

Vorrei fosse sempre domenica, soprattutto per voi!
– Il Capo

155cm di frangetta, caffè e nostalgia. Se non mi trovi probabilmente sono a un concerto.

Indie ma non troppo.
Mix contraddittorio e immaginifico tra  Vincenzo Mollica e Lilli Gruber, in bilico tra Modugno e Gemitaiz, tra il provincialismo e la mondanità.
Unica costante? L’empatia. 

Classe 1994, capelli rossi e frangetta sono il segno di riconoscimento. Si alimenta di cantautorato italiano e cappuccino. Dice di lei: “Sono una Femme Infâme” per dirla alla Godard.

Sono nato lo stesso anno della diffusione europea della mucca pazza forse è per questo che dormo poco e sogno molto.
Scrivo tanto, suono il doppio ma mangio poco.

Cresciuta a pane e Battiato. Spesso indossa camicie vintage da uomo che – puntualmente – non stira. 

Distruggendo la musica!

Musica tutto il giorno e capelli ricci, se vuoi farmi felice accetto volentieri il biglietto di un concerto. 

Vorrei che la mia vita fosse un musical, peccato che sono stonata come una campana.

Recito, scrivo, faccio tarocchi e polemiche. Friendly advice: non parlarmi se ho le cuffie.

Non esco mai di casa senza le cuffie e gli occhiali da sole e questa la dice lunga su di me. 

Parlo male e mi esprimo peggio. Gli altri ridono quando balbetto ma piangono quando scrivo. Timido da far schifo ma ai concerti me ne dimentico.

Sono LaMelchi, o così mi chiamano. Parlare di musica, ascoltarla e sostenerla in ogni modo, è ciò che vorrei fare tutto il giorno, invece di lavorare. “Grazie a te ho scoperto una canzone” è la mia frase preferita. Se mi cerchi, non serve Tinder, mi trovi sotto i palchi.

Osservo, rifletto, scrivo e correggo

Ti auguro di non capitare mai di fianco a me ad un concerto perché se fai un video si sentirà solo la mia voce”

Ad oggi quando mi chiedono cosa voglio fare da grande rispondo che voglio raccontare quello che ho dentro. insistentemente

Di giorno scrivo articoli, di notte scrivo canzoni. Se la mia psicologa scoprisse la schizofrenia dei miei brani preferiti su Spoti, cambierebbe lavoro.

Gemelli ascendente vergine: cambio idea quattordici volte al giorno ma riesco ad avere sempre ragione. Parlo troppo, quindi faccio la PR. Mi entusiasmo facilmente, leggo spesso, scrivo tanto e se non mi trovi sono a cantare sottopalco.

Ho preso una laurea in Psicologia per dare consigli non richiesti ma nel tempo libero sono l’amica che in macchina mette musica che un po’ ti piace un po’ ti fa preoccupare per la sua salute mentale.

Aspirante scrittrice e appassionata di musica in ogni forma. Un po’ figlia delle stelle, un po’ Uomo Gatto. Misuro il tempo in bpm e collego ogni momento della mia vita ad una canzone.

Luci, voci, volti: scatto.
Quando vibra la musica fotografo per risanare il caos delle mie emozioni.