Dove vanno i Fulmini, la notte? È ciò che si chiede CARA nel suo nuovo brano, fuori in radio e su tutte le piattaforme a partire da venerdì 15 novembre.
Dopo “Verso casa” e “Giulia“, entrambi pubblicati quest’anno, la giovane cantautrice cremasca torna ad aprirci le porte della sua arte e ci accompagna in un viaggio all’interno della propria parte più intima e fragile. E non lo fa solo con voce e pianoforte. Le immagini evocate dalle sue strofe, infatti, sono state catturate in maniera impeccabile da Luca Tartaglia e Jacopo Ciampanelli, rispettivamente regista e direttore alla fotografia del videoclip ufficiale che ha accompagnato l’uscita del pezzo.
CARA con Fulmini racconta l’equilibrio fra fantasia e realtà
Quando mi affaccio alla finestra, il mondo fuori può mutare seguendo le linee guida dell’immaginazione
ha dichiarato la cantautrice.
Si trova proprio in quelle linee sottili, che si accendono e si consumano in pochi secondi come fulmini nel cielo, il momento in cui fantasia e realtà si fondono. Ecco che allora gli amori mai compiuti prendono forma e ciò che non è accaduto si sovrappone ai ricordi: un viaggio in macchina verso una meta da visitare in due, un casa che diventa un rifugio condiviso, dove ritrovarsi la sera. Questo brano arriva dritto con la freddezza di un pesante rimpianto, lasciando la sensazione nostalgica che pervade il cuore quando qualcosa di bello si conclude. O non si esaudisce affatto.
Ma per riaverti accenderei un fuoco,
in un vicolo cieco,
mi troverai in un attimo.
Ti lancerò un segnale di fumo
e se non ti trovo
mi spegnerò in un attimo.
In Fulmini, CARA vive fra desiderio e presente reale, così come in equilibrio cammina sullo schienale del divano. Sparge stelle fluorescenti e lancia continui segnali per attirare l’attenzione, ma non riesce mai a far esaudire quanto desiderato. Così, come quando ci si sveglia di soprassalto proprio nel momento clou di un bellissimo sogno, non si può far altro che richiudere gli occhi e sperare di ritornare a quel punto specifico, in quel luogo specifico. E sì, incrociare finalmente gli occhi della persona amata.