Quando “La Fine” è un nuovo inizio: bentornati, Ex Otago

da | Mag 12, 2023 | In Evidenza, Recensioni singoli

L’inizio di questo nuovo viaggio otago ha come titolo La Fine. Gli Ex Otago premono nuovamente il tasto play, ripartendo da dove si sono interrotti, come se niente fosse accaduto. Non ci sto più dentro. Mollo la musica, ho deciso. Voglio concentrarmi su meno cose e ritrovare un po’ di serenità. Non riesco più a […]

L’inizio di questo nuovo viaggio otago ha come titolo La Fine. Gli Ex Otago premono nuovamente il tasto play, ripartendo da dove si sono interrotti, come se niente fosse accaduto.

Non ci sto più dentro. Mollo la musica, ho deciso. Voglio concentrarmi su meno cose e ritrovare un po’ di serenità. Non riesco più a capire il senso del mio fare musica. Amo suonare con gli otaghi, amo gli otaghi in generale, ma è da un po’ di tempo che non riesco a trovare la luce e la via dentro al progetto. Lascio e mi dedico solo alla terra.

Era il 19 Agosto del 2021 quando Maurizio Carucci, voce e cuore degli Ex Otago, scriveva dello scioglimento di una delle band italiane più amate e ascoltate degli ultimi 10 anni.

Nell’arco temporale tra quell’annuncio ed oggi ci sono stati un disco, Respiro, un tour da solista e la passione per l’agricoltura sostenibile portata avanti dalla sua Cascina Barbàn in Piemonte.

Ma la penna di Carucci non poteva stare a lungo ferma sulle proprie velleità, che al limite lo avrebbero potuto aiutare a dormire […] o a campare, se la memoria di uno dei primi testi di Niccolò Contessa non mi inganna.

Abbandonate le convinzioni di una carriera da solista (forse?), il cantautore genovese ha fatto salire a bordo della sua auto gialla Simone Bertuccini, Olmo Martellacci e Rachid Bouchabla, i suoi otaghi.

Assenza giustificata per lo storico chitarrista e bassista Francesco Bacci che, su quell’auto, non è salito, come spiega lui stesso:

Come direbbero Vin Diesel, Chuck Palahniuk o Dr. House, c’è una buona notizia e una cattiva. La buona è che gli Ex-Otago stanno tornando e sono in ottima forma. La cattiva è che non ne farò più parte. Sono successe tante cose, di cui neanche so ritrovare il filo, e mi hanno portato in un’altra vita che non riuscivo più a conciliare.

Ne La Fine tutto è come dovrebbe essere

La band genovese è tornata a farci ascoltare la sua musica e lo ha fatto in pieno stile Ex Otago: le sonorità, la vocalità di Carucci, le tastiere, i synth, la produzione, il testo, l’anima.

Tutto come dovrebbe essere. Persino il paesaggio, uno scenario apocalittico in cui il cambiamento climatico è il protagonista di cui parlano tutti, ma davvero tutti: i telegiornali, le parrucchiere, gli avvocati, le trasmissioni televisive, i politici.

Il ritorno degli Ex Otago guarda negli occhi la sensibilizzazione verso la questione ambientale

Nello sconforto generale tutti corrono via, si disperano e impazienti scappano, mentre i ghiacciai dell’Artico si sciolgono. In questa fine del mondo, però, c’è una consapevolezza di fondo, l’ironia tipica del “chi l’avrebbe mai detto, eh?”

Noi esseri umani non siamo capaci di abitare il mondo. Facciamo di tutto per auto-distruggerci e forse questa è pure una buona notizia così eviteremo finalmente di rovinare la vita agli altri esseri viventi.

Tra amore, musica e cambiamento climatico, gli Ex Otago sono tornati. E sono tornati con una fine che, magari, è solo l’inizio.

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