LA NIÑA presenta “FURÈSTA”: un viaggio all’origine della musica 

da | Mar 22, 2025 | Recensioni album

Siamo stati alla presentazione del nuovo album della cantautrice partenopea: "FURÈSTA" è un progetto che si ispira alla tradizione popolare e unisce tutto il Mediterraneo.

Ieri è uscito FURÈSTA, il nuovo album de LA NIÑA, all’anagrafe Carola Moccia, cantautrice partenopea classe 1991. Pochi giorni fa abbiamo avuto la fortuna di essere all’anteprima del disco in una venue surreale, il Circolo Filologico Milanese, una perla sacra nel cuore del centro frenetico di Milano, dove il tempo sembra essersi letteralmente fermato.

Partiamo col dire che FURÈSTA è un po’ di cose e cercheremo di elaborare alcuni degli elementi che fanno da colonne portanti di questo progetto così allegorico, ricercato e unico nel proprio genere.

La genesi di FURÈSTA

Il disco, racconta LA NIÑA durante la chiacchierata con Nur, nasce da una profonda crisi nei confronti della musica, da una disperata ricerca di verità, di conoscenza, di vibrazioni ancestrali.
FURÈSTA è frutto dello studio di un passato quasi intangibile e non documentato, delle origini del folklore. Tutto questo nella speranza di riaccendere una scintilla nell’espressività e un coraggio nella sperimentazione smarriti un po’ per strada. 

Punto di svolta è la nascita del pezzo “TREMM’” (brano in collaborazione con l’artista KUKII, uno dei due feat. presenti, oltre a quello con l’egiziano Abdullah Miniawy), che apre un universo di sperimentazione artistica finalmente ritrovata. 

Il folklore è l’essenza di FURÈSTA 

Ad oggi, l’intento de LA NIÑA è quello di porre totale enfasi sull’essenza della propria musica e non su di sé. 

Si potrebbe anche erroneamente pensare che FURÈSTA sia una dedica alla città di Napoli. O meglio, non unicamente. Parliamo di un racconto musicale collettivo che esce dalla sfera dell’abituale narrazione partenopea, ma affonda le proprie origini nella campagna campana, culla della civiltà della nostra tradizione musicale. 

In questo senso, FURÈSTA può essere definito un disco folk: è connesso alla gente che Carola osserva e ascolta tutti i giorni. È un disco denso in cui, tra mandolini, cori e canti di rivalsa, si susseguono svariati temi, dal crimine all’abuso, fino all’infanzia e al terremoto.

Temi estremamente specifici che hanno la potenza e la capacità di risuonare anche oltre i confini del nostro Paese, viaggiando per il Mediterraneo. 

FURÈSTA è un disco che merita di essere ascoltato minuziosamente, cercando di cogliere la moltitudine di chiavi di lettura che coesistono (ombre, evocazioni e riferimenti all’antichità inclusi).

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