Giuse The Lizia: “Internet” è la voce di una generazione in bilico

da | Ott 18, 2024 | Recensioni album

"Internet" di Giuse The Lizia è un disco per tutti coloro che sono ancora alla ricerca del proprio posto nel mondo.

Se stavate cercando una colonna sonora che raccontasse il senso di smarrimento dei vostri vent’anni non preoccupatevi, l’ha creata Giuse The Lizia. Dopo l’esordio con “CRUSH”, Internet è il secondo album dell’artista siciliano trapiantato a Bologna, che ci trasporta in un flusso di emozioni diverse tenute insieme da un filo conduttore: il mondo digitale.

Tra incertezze, amori complicati e nostalgia di casa, Giuse The Lizia racconta cosa si prova a sentirsi persi nell’era di Internet

Il filo rosso che tiene insieme tutte le canzoni è proprio Internet. La generazione attuale è quella dei nativi digitali: tutto ciò che facciamo, le relazioni che stabiliamo, il nostro tempo libero, passa tutto innegabilmente attraverso internet. E così, tutto ciò che ha scritto Giuse nei suoi testi è accomunato da questa dimensione, tra schermi illuminati e sentimenti autentici.

L’album è composto da undici tracce, talmente variegate tra loro che non ci si stanca mai ad ascoltarle. In apertura troviamo Direzione, brano che racconta proprio il senso di spaesamento e la confusione di chi cerca di capire che strada prendere nella vita.

Si prosegue con Flash, pezzo che campiona “Disperato, Erotico, Stomp” di Lucio Dalla. Inserendo nel brano la celebre frase “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”, Giuse è riuscito ad omaggiare uno dei più grandi cantautori della musica italiana attraverso un rap melodico.

Give me love, invece è un pezzo d’amore che racconta il rancore e la sofferenza per una storia finita male. E, per non pensarci, meglio scrollare sul feed all’infinito, dentro un “mare di niente”.

Siamo dei fantasmi

Dei profili falsi

Internet mi ha detto che le piaccio

Perdo la memoria

Internet mi annoia

Lasciami annegare dentro un mare di niente

Radical, invece – uscita a settembre e diventata protagonista di un trend su TikTok – parla di relazioni tossiche, di un rapporto “tira-e-molla”. Ci racconta la paura di restare soli, che spesso ci spinge ad accettare relazioni che ci fanno più male che bene.

I due featuring che arricchiscono il disco: Mecna e centomilacarie

Altro punto di forza di Internet sono le due collaborazioni. In Piccoli Piccoli Giuse racconta insieme a centomilacarie il distacco dalle proprie radici e il senso di smarrimento di chi parte e lascia amici e famiglia indietro per studiare altrove. Allo stesso tempo, il brano rivela la voglia di tornare bambini, di rivivere la spensieratezza e l’innocenza. Un tema ricorrente per molti giovani che lasciano le loro città in cerca di qualcosa di più, ma che spesso si trovano a fare i conti con la nostalgia e la solitudine.

Tonight Gospel, insieme a Mecna, è uno dei brani che sucita più curiosità. Una traccia in cui l’amore è protagonista, un amore che diventa un pensiero fisso. Tonight Gospel si ascolta facilmente e con piacere e riflette la sintonia tra i due artisti.

Amore, amore e ancora amore in diverse sfumature

L’amore è un tema ricorrente che si presenta in diverse forme e fasi nel corso del disco.

Solo un’idea descrive l’evoluzione di una storia: dall’incertezza e la paura iniziali alla necessità sempre più forte di stare con l’altra persona, fino a sognare una vita insieme. Una dedica d’amore delicata e sognante. Altro brano d’amore e altro protagonista di trend su TikTok è scs, in cui Giuse racconta i fraintendimenti iniziali all’interno di una conoscenza in cui uno dei due, evidentemente, corre più dell’altro.

In Baby invece si va verso un amore più maturo. Racconta il momento in cui ci si rende conto del bene che l’altra persona ci fa. Parla, dunque, dell’amore come forza che tira fuori la parte migliore di noi stessi. Il tutto su una base vivace e ritmata che riflette il vortice in cui ci trascina l’amore.

x te che mi conosci così bene: una canzone vivace, da urlare a squarciagola, con un testo che parla di un passato che si vorrebbe rivivere, anche solo per un’ultima volta. Un brano che unisce energia e nostalgia in una vera esplosione di emozioni.

Mi chiamavi amore ma era solo dopamina

Un amore sbagliato come piccola Lolita

Mi hai rigirato il cuore come fosse una cartina


E mi piacerebbe soltanto un’altra volta con te

Sltanto per guardarti e poi scappare.

Internet, infine, si chiude con un pezzo intimo e malinconico, che porta un po’ di calma dopo averci fatto scatenare nella traccia precedente. Persi da un po’ riprende il filo conduttore dell’abum, lo smarrimento dei vent’anni, la nostalgia e il senso di precarietà.

Ma restiamo da soli

persi per strada

e lontano da mamma

che ogni tanto s’incazza

Spesso mi manca

Per chiudere, possiamo dire che Internet è un album che strega, che trascina l’ascoltatore, facendolo ballare, piangere e riflettere. È un viaggio che racconta una generazione intera ed è un punto di ritrovo per tutti coloro che si sentono soli, spaesati e incompresi. È una culla per chi non ha ancora trovato il proprio posto nel mondo.

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