Solo un’idea rende tutto più chiaro. Dopo “scs“, Giuse The Lizia prosegue il suo percorso senza lasciare più dubbi, verso una maturità costruita dai temi trattati, dal modo in cui li racconta e da un modo di cantare che riesce a rimanere unico e ben definito.
Il primo album, “Crush”, e i singoli usciti nella seconda parte del 2023 avevano già lasciato intravedere la capacità del cantautore palermitano di dare una voce sincera alla sua generazione.
I primi due lavori del 2024 confermano questa vocazione e la rinforzano in due modi: innanzitutto, mantengono l’attualità dei suoni di questo tempo, con una produzione di okgiorgio che funziona come una salsa ai mirtilli su un filetto di manzo.
Soprattutto, Giuse The Lizia dimostra con ancora più convinzione la sua capacità di parlare di temi universali senza nasconderne i lati semplici, fragili, incerti. Questa volta più di altre, Giuse The Lizia unisce le caratteristiche che hanno reso grande il cantautorato italiano con un modo di comunicare proprio della Gen Z.
Pur raccontando delle fasi complesse e incerte dell’inizio di una relazione, senza soffermarsi per forza sui lati più romantici e naif, Solo un’idea è un brano accogliente, caldo, morbido.
- Cosa ci è piaciuto:
L’esaltazione della semplicità, raccontata in modo trasparente e senza prendersi troppo sul serio. Mettere a fuoco i dettagli più umani di una relazione senza farci spaventare è un passo in avanti sano verso la serenità.
- Cosa non ci è piaciuto:
L’inizio della canzone. I primi 2 o 4 versi forse fanno immaginare una canzoncina banale che invece banale non è. Bene per l’effetto sorpresa, ma forse questo incipit non rende onore al pezzo.
Io vorrei pеr noi due
Una casa coi mobili Ikea
Ritrovarci dentro a una marеa
Ma è solo un’idea
È solo un’idea
Io vorrei per noi due
Una notte che dura di più
Una sveglia che non suona più
C’è qualcosa nell’aria
L’odore di casa con te