L’attesa è finita: il 27 giugno è uscito VERA BADDIE, il primo album di ANNA. Anticipato da strategie di marketing peculiari –personalizzare una pompa di benzina a tema “Vera Baddie”, per esempio-, l’album è una mina, senza inutili giri di parole.

A soli 20 anni, ANNA è riuscita a conquistare il pubblico (e non solo) con il suo talento e la sua penna irriverente. La rapper conta già 22 Dischi di Platino e 6 Dischi d’Oro: un risultato sorprendente per un’artista così giovane! È stato Guè a parlare di lei come “la rapper donna più forte in Italia”: stima che ha rinnovato con la sua collaborazione in “BIKINI”, seconda traccia dell’album. Quello con Guè non è però l’unico featuring: in VERA BADDIE compaiono nomi del calibro di thasup, Lazza, Sfera Ebbasta e molti altri.

Registrato fra l’Italia e gli Stati Uniti, VERA BADDIE è composto da 18 tracce che delineano i contorni di una femme fatale in stile urban. ANNA è irriverente, incurante delle regole, sfacciata: la rapper spezzina sa calarsi benissimo nel personaggio e regala ai suoi follower esattamente ciò che si aspettavano.

La VERA BADDIE: l’alter ego di ANNA che ha successo nel rap

Il flow di ANNA è incalzante, provocatorio e sopra le righe: come altre donne del rap -vedi Nicki Minaj o Cardi B-, ANNA si presenta come una donna potente, di successo, invidiata dalle bitches e desiderata dagli uomini. Una narrazione del tutto prevedibile, dato il genere musicale di cui la giovane artista è esponente.
Solo saltuariamente, ANNA ci lascia intravedere cosa si cela sotto la maschera: quella della “baddie”, menefreghista ed inscalfibile, è solo una copertura. In “UNA TIPA COME ME”, ANNA infatti rappa:

Il dolore mio lo canto, lo sto sfogando. Le vere bad bitches piangono.

VERA BADDIE è un disco riuscitissimo: il flow di ANNA è coinvolgente, ogni singola base è una gemma che esalta il pezzo al massimo. Tutto si incastra alla perfezione, senza la minima sbavatura. È però indubbiamente un disco rivolto ai più giovani e, in quanto tale, non veicola messaggi di spessore.

Ecco, se dovessimo trovare un neo, sarebbe proprio questo: oltre alla celebrazione di sé, allo sfoggio di beni materiali ed all’egotrip, c’è poco altro. ANNA potrebbe scegliere di affrontare qualsiasi tema, in qualità di artista femminile più ascoltata su Spotify, ma preferisce cavalcare l’onda che l’ha resa famosa agli esordi.
Non c’è niente di male, non fraintendete: d’altronde la musica non necessariamente dev’essere un mezzo per fare politica o smuovere le masse. Anzi, la leggerezza dei testi diventa perfino un punto di forza dell’album! Ogni singola traccia resta in testa, complici anche le basi orecchiabili ed adrenaliniche.

VERA BADDIE è un disco equilibrato: 8 brani da solista ed 8 featuring spaziali

I brani da solista di ANNA sono all’altezza dei grandi featuring contenuti nel disco e, in più di un caso, addirittura migliori. La baddie non ha bisogno di nessuno che rappi sulla traccia insieme a lei: qualsiasi pezzo che la vede protagonista diventa una hit.
È proprio in brani come “MISS IMPOSSIBLE” e “UNA TIPA COME ME” che la rapper si lascia andare, dando un’immagine di sé più umana. Nell’intimità di una traccia completamente sua, ANNA mostra le sue fragilità:

È da quando ero niña che vedo litigare in famiglia, non voglio lo stesso per mia figlia, non voglio lo stesso per te.

Come ogni disco urban che si rispetti, anche VERA BADDIE sfoggia collaborazioni di spicco. Si inizia dalle rime scanzonate di Guè Pequeno in “BIKINI” per poi passare ad “ABC”, in collaborazione con Tony Boy e thasup, che compaiono nel brano al fianco della rapper. Con “BBE”, il banger che a maggio ha anticipato l’uscita dell’album, Lazza ed ANNA danno prova del loro feeling musicale.
Ogni base si adatta perfettamente alla personalità dell’artista in featuring, ma in “I LOVE IT” la rapper sembra essersi superata. La scelta di condividere la base con Artie 5ive, rapper milanese classe 2000, è totalmente azzeccata! 

I featuring non finiscono qui. Sfera Ebbasta partecipa a mitizzare l’American dream sulle note di “CHICA ITALIANA”, mentre un monotematico Tony Effe canta di droga, soldi e donne in “MULAN”. Non manca Capo Plaza, il cui contributo rende “SHOW ME LOVE” la traccia ideale per rivivere un amore agitato, di quelli che danno un po’ di spice alla nostra vita. Niky Savage rappa in “TT LE GIRLZ”, la cui base trasmette vibes y2k e sembra urlare “It’s Britney ANNA, bitch!”.

Ultimo, ma non per importanza, l’unico brano tutto al femminile: in “HELLO KITTY” ANNA e Sillyelly -regina dell’hyperpop italiano- rappano insieme. Continuando a portare avanti l’ideale della self-made woman, dimenticano per qualche minuto la solidarietà femminile e cantano:

Baby tu devi tenere a bada la tua troia prima che gli tagliamo la testa come i boia. Ogni puta che mi insulta è così brutta che sta sempre a casa.

Certamente due donne sul beat avrebbero potuto dare molto di più in termini di contenuti ma, come abbiamo detto, VERA BADDIE è un album rivolto ai più giovani ed è proprio questo il tipo di contenuto che crea numeri, come dimostrano i premi ricevuti dalla stessa rapper.

VERA BADDIE: per noi è si!

Ma mettiamo da parte i pensieri filosofeggianti e limitiamoci a fare un piccolo pronostico: abbiamo proprio l’impressione che VERA BADDIE resterà in classifica per un po’.
ANNA non ne sbaglia una! Le basi sono grintose e lasciano trasparire tutta l’influenza dell’urban americano a cui la rapper è tanto affezionata. I featuring sono ricercati ed i testi leggeri sono degli ulteriori ingredienti per un disco di successo, senza dimenticare il talento indiscusso della giovane rapper. È proprio vero che “il flow di ANNA ti blocca la respirazione”!

Insomma, considerando che VERA BADDIE è il primo album di ANNA, il suo debutto ufficiale nella scena rap italiana è stato impeccabile!