Cosmo ci fa volare Sulle ali del cavallo bianco verso l’utopia di cui avevamo bisogno 

da | Mar 16, 2024 | Recensioni album

Lo avevamo lasciato nella sua terza estate dell’amore, l’album pubblicato nel maggio 2021 tra Dum Dum e La musica illegale, invettive travolgenti e contrasti pieni di humor. Cosmo torna finalmente con un nuovo indimenticabile viaggio, ma lo fa volando Sulle ali del cavallo bianco. E questa volta vola davvero e fa volare anche noi. Il […]

Lo avevamo lasciato nella sua terza estate dell’amore, l’album pubblicato nel maggio 2021 tra Dum Dum e La musica illegale, invettive travolgenti e contrasti pieni di humor. Cosmo torna finalmente con un nuovo indimenticabile viaggio, ma lo fa volando Sulle ali del cavallo bianco. E questa volta vola davvero e fa volare anche noi.

Il nuovo album, pubblicato il 15 marzo, è realizzato in collaborazione con Not Waving, nome d’arte di Alessio Natalizia, producer e musicista riconosciuto nei circuiti underground a livello internazionale, con il quale avviene una collaborazione spontanea e vincente.

Abbiamo atteso molto Sulle ali del cavallo bianco di Cosmo, – meravigliosi gli spoiler dei cavalli alati sui tetti di Roma, Bologna e Milano -, ma forse non eravamo pronti ad una nuova festa, così anticonvenzionale e libera. Un disco che sembra voler dare nuova vita a dei suoni più “semplici”, spesso presi in prestito dagli anni ’90 e ora riqualificati, con testi viscerali e pieni di vita. 

D’altronde, avremmo dovuto capire che si sarebbe trattato di un’opera aliena già dal singolo apripista dell’album, Troppo Forte, con un sequencer ipnotico e un Cosmo esagerato, sarcastico e senza filtri. 

Ad aprire le danze, basso e cassa techno, per poi proseguire con un esperimento dal cuore reggaeton

Una volta premuto play, ci ritroviamo in un’atmosfera carica di energia, con un gioco suggestivo di suoni filtrati e aperti in alternanza, in base alle parole dell’artista. In Come un angelo infatti, sembra come se tutto rimbalzasse in una stanza, dove gli accordi di piano acquisiscono un impatto emotivo devastante.

Abitare questo spazio di confine

Tra l’aldilà e la società

A seguire, ci ritroviamo improvvisamente in un loop testuale irresistibile, Gira che ti gira. Potremmo quasi dire che se i Cani di Contessa dovessero realizzare un brano reggaeton, assomiglierebbe a questo. E di cani si parla in questa traccia elettropop che sembra rispondere ai problemi del nostro tempo con un amore fisico e vero.

Nascondimi lì, tra le cosce tue

E fammi diventare un cane

Segui il ritmo di una canzone

Gira che ti gira

Che ti gira

Che ti gira

Qui nessuno è normale

Sono un po’ tipo il tuo animale

Che ti piace e ti fa incazzare

Arriviamo a Talponia, una dedica dolcissima contro i giudizi

Marco Jacopo Bianchi sceglie di raccontare Talponia, titolo del brano, nonché edificio residenziale situato nella sua città, Ivrea. Talponia è “un posto strano”, dove si trovano anche alcune prostitute. Possiamo quasi vederlo, mentre accompagna la sua bimba verso l’asilo e con una melodia dolce, infantile –  compare qui una voce femminile – canta:

Vedrai, vedrai

Vedrai

Il corpo è un parco giochi

Vedrai, vedrai

Sei tu che sceglierai chi sei

Un inno alla libertà e all’autodeterminazione che rivela un lato profondamente emotivo di Cosmo, questa volta nelle vesti di un padre che si rivolge all’universo femminile. Emotivamente rilevanti anche le tracce L’abbraccio, dove una batteria anni ‘80 e chitarre acustiche inaspettate assecondano un approccio lirico cantautoriale e Momenti, un brano dal sapore più internazionale.

 Sulle ali del cavallo bianco di Cosmo è un bellissimo casino di sperimentazione

Lo vediamo nei campionamenti e nelle vibes sintetiche di E se nel breakbeat di Tutto un casino, lo percepiamo dalla volontà di scandagliare le proprie emozioni e i concetti di limite e di confine.  Sulle ali del cavallo bianco è un album che non ha paura di sperimentare o di mettere a nudo i sentimenti:


Volevo dirti tante cose

Ti ho solo stretto le mani

E le parole sono morte

Sbranate dai pescecani

Abbandonato alle correnti

Fottuto dalle emozioni

È dura fingersi normali

(Tutto un casino)

La decima traccia, che dà il nome all’album, è la stessa che ne crea l’immaginario: un cavallo bianco che ci fa volare direttamente nel futuro. La tastiera che doppia la voce, la cassa dritta e i synth che seguono ci riportano agli anni ‘90, eppure tutto risulta estremamente moderno. 

Cosmo ci ha donato un disco da vivere, non solo da ascoltare. Spetta a noi amplificare queste energie e trasformarle in un’esperienza dal vivo, approfittando del nuovo tour o scavando ancora più a fondo con la visione di Antipop, il film di Jacopo Farina che racconta le vicende umane e artistiche di Cosmo, disponibile su MUBI.

La Playlist di Cromosomi