È la mezzanotte di Venerdì 1 Marzo quando Vasco Brondi ci regala Illumina tutto (Carosello Records), una canzone che segue il fil rouge del disco di prossima uscita, Un segno di vita.
L’album sarà accompagnato per mano dall’elemento del fuoco, un fuoco le cui fiamme spesso sanno ardere e bruciare, ma al contempo possono anche provare (e riuscire, talvolta) a far luce e illuminare anche i tempi più bui.
Anche nei tempi bui | si canterà? | Anche si canterà. | Dei tempi bui
La musicalità di Illumina tutto di Vasco Brondi
Illumina tutto è una poesia, un racconto sussurrato all’orecchio grazie alla dolcezza del piano e degli archi iniziali, ma che poi – nota dopo nota – prende vita e consapevolezza fino ad arrivare all’enfasi del ritornello:
Ma Sara troverà un di buona sorte
E la fame, la sete di vita, le chitarre distorte
Poi ritroverà l’amore e gli altri disastri
Qualcuno che grida: “Arrivano i nostri
Vasco Brondi scrive di vita, di umanità e di empatia: la sua penna è accogliente, è come se fosse casa, un luogo caldo e sicuro dove sai di poterti riconoscere e guardare allo specchio senza sovrastrutture.
Illumina tutto è un credo
Ed ecco che Illumina tutto si configura come una preghiera esistenzialista, un credo che ognuno di noi potrebbe far proprio a modo suo. È una canzone che permette di poter far luce sui propri lati più oscuri e nascosti, guardandoli da vicino per comprenderli oppure tenendoli lontani perché, alla fine, va bene anche così.
Perché se nella vita esiste ancora chi crede negli scontri degli astri, nei cattivi maestri, nelle morti dei santi è perché, nonostante tutti i pronostici contro, ci sarà sempre un fuoco dentro pronto a bruciare, qualcosa per cui combattere e una luce da cercare.
Poi corre tra le cose che non sa decifrare
Indecisa se aprire o chiudere il cuore
Crede in quegli occhi che non la fanno dormire
E che ora che è sola si dovrà arrangiare
Si tratta di una corsa tra tutto ciò che non riusciamo a decifrare del presente, del passato e del nostro futuro, costantemente indecisi se aprire o chiudere il cuore. Sì, perché ci aspettiamo sempre che Arrivino i nostri anche se poi, alla fine, i nostri non arrivano mai. La sete di vita è nostra.