“Bruciasse il cielo” di Blanco non è ignifugo ai sentimenti

da | Nov 10, 2023 | In Evidenza, Recensioni singoli

Bruciasse il cielo è l’ultimo brano di Blanco, rilasciato questa notte. Il cantante bresciano ha corredato il suo racconto cinematografico di questo omonimo singolo. Un brano veramente sofferto e profondo. Blanco si sta muovendo verso una nuova dimensione. Bruciasse il cielo è un brano che crea puro romanticismo. Ogni strofa, ma soprattutto ogni verso è […]

Bruciasse il cielo è l’ultimo brano di Blanco, rilasciato questa notte. Il cantante bresciano ha corredato il suo racconto cinematografico di questo omonimo singolo.

Un brano veramente sofferto e profondo. Blanco si sta muovendo verso una nuova dimensione.

Bruciasse il cielo è un brano che crea puro romanticismo. Ogni strofa, ma soprattutto ogni verso è una staffilata al cuore. Il vero clou del pezzo non è un bridge particolare o un ritornello spettacolare, ma l’andamento: continui alti e bassi e depressioni sonore che ben si mescolano con la voce possente di Blanco.

Bruciasse il cielo è effettivamente una traccia ancor più pensata rispetto al solito e questo è ravvisabile da uno stile molto più pop, più vicino alle serenate dei primi anni 2000. Note vibranti, narrazione leggera che non nasconde poco i sentimenti di colui che racconta il brano.

Non li so dimenticare
Tagliano come una lama
Prima i morsi della fame
Ora i mostri della fama
E almeno tu illudimi
-ludimi
Come sai fare tu

Bruciasse il cielo è l’esito di una struttura già vista in Innamorato e che si compie, in maniera netta e definitiva, con la pubblicazione di questo singolo.

Blanco ha abbandonato le etichette, ha lasciato alle sue spalle tutti quei contorni che vengono legati al personaggio e ha intrapreso, anche con il road movie, un nuovo percorso artistico. Blanco non è più un emergente da un pezzo e l’età della maturazione forse arriva proprio con questa uscita, perché dopo tata sperimentazione, molta fama, Festival di Sanremo e critiche ha trovato un piglio nuovo.

La natura di artista così fuori dalle regole permane, ma ha finalmente un inquadramento all’interno della vena artistica e non più dentro un ragionamento di un artista, molto bravo peraltro, che è associato dal pubblico al suo personaggio.

Il cielo di Blanco brucia e si spera che continui a farlo, perché questo processo creativo è la strada giusta di un artista che può mirare ancora più in alto.

Ma quanti ne ho fatti
Di sbagli
Ma che stronza che parli
E poi parli e mi guardi
Voglio solo scoparti
Odio amarti, ripensarci
Voglio uccidere
Vado al manicomio però

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