Ogni artista, soprattutto in questo mercato odierno, deve sentire la necessità di togliersi il più possibile le somiglianze che ha con tutti gli altri. Alcuni poi escono direttamente come nuovi, come originali, e devono comunque mantenere quello status. Tony Boy è stato un colpo diverso nel rap italiano, trasportando un genere che negli USA aveva il suo perché, non ancora in Italia. L’episodio di “Going Hard 3” è stato necessario per dimostrare le sue qualità, ma Uforia è qualcos’altro. Un disco completamente nuovo, le cui aspettative create riguardavano solamente qualche idea sul titolo e impressioni sulla copertina. Ad aggiungersi a questo, ci sono i pezzi già usciti, ovvero “Wet” (featuring Glocky), “Uragano”, “Isolato” e “Step” (featuring Lazza).
Confermarsi grande, confermarsi originale
Parlando di rap italiano, non è mai facile accontentare, gestire e farsi amare dal pubblico. La fame della novità viene poi superata da quella dell’esclusività, un artista che esplode e aumenta di botto i propri numeri rischia di perdere i fan degli inizi. Dal 2023 Tony Boy si può rappresentare come un grafico in costante ascesa. Il gioco vale la candela, nel momento in cui la sua musica riesce sempre a creare aspettativa ed emozione, oltre al semplice concetto di hit. Questo va riportato sulla tipologia di scrittura che utilizza l’artista, quantomeno particolare o comunque differente. Non c’è nulla di sofisticato nella penna di Tony Boy, che non è il tipo di rapper che si ingegna nell’usare giri particolari, come può essere un Kid Yugi. Tony è comprensibile, è per tutti, anche perché il suo messaggio, qualsiasi sia, è esplicitato nella maniera più facile possibile.
Uforia ha portato ancora più in alto questa capacità, di fatto dividendo episodi trap, “leggeri”, da altri più conscious, che però riportano sempre il punto della semplicità. La sua penna riesce poi a coincidere con le sue idee melodiche, accompagnate sempre in maniera eccellente dal lavoro di Wairaki, oltre agli altri produttori che hanno lavorato al disco. Insomma, che progetto è Uforia? Secondo noi è un modo di spostare il focus, di creare una strada che sia collegata al passato ma al contempo nuova.
Il decollo dell’Uforia
Molti aspettavano da tempo questo progetto, perchè tra la musica e la comunicazione Tony Boy sa tenere i fan sull’onda dell’hype. Uforia si candida ad essere uno dei dischi del 2025, sia grazie alle collaborazioni azzeccate, sia grazie alla costante evoluzione di un artista ben più complesso di quanto potrebbe sembrare. A stupire è soprattutto l’accoppiata con Glocky, considerando la somiglianza tra i due, il brano inedito che li vede in coppia è tra i migliori del disco, anche per originalità. Shiva, Guè, Lazza e Simba La Rue hanno anche loro dato una sostanziale mano al decollo con strofe di livello e incastonate nello stile unico del padrone di casa.
In sostanza, parliamo di un progetto discografico continuo, perchè Tony ci sta abituando a release costanti e di ottimo livello. Uforia è una questione di step, la creazione di un nuovo cosmo, l’ennesimo spazio creato da un artista di cui tutti elogiano la musicalità, ma altrettanti sottovalutano la capacità di trasmettere emozioni. La questione non è solo cosa dire, non è solo come viene detto in musica. Il punto cruciale, che rende questo artista unico e comunicativo, è il fatto che riesce ad essere di tutti, pur restando fedele a se stesso. Ascoltare per credere, Uforia è fuori dal 27/05 su tutte le piattaforme streaming.