Lo skyline di Milano è suggestivo, nella maggior parte delle occasioni si rivela una scelta vincente. Specie se la necessità, come in questo caso, è quella di ascoltare un disco introspettivo, dalle tonalità dark, da assimilare ad occhi chiusi, nel buio. Questa è la cornice che il team di Tony Boy, in Warner Music, ha scelto per presentare alla stampa questo album, tanto atteso quanto potente. Going Hard 3 è, senza ombra di dubbio, candidato ad essere uno dei dischi in grado di lasciare una traccia profonda tra quelli usciti nel 2024. Non tanto e non solo per una questione di numeri, ma proprio per ciò che rappresenta, a livello di stile e di carattere. Parliamo di un album che, ad oggi, possono permettersi di fare davvero in pochi, a livello di scrittura e versatilità.
Going Hard 3, l’ultimo anello al dito di Tony Boy
In particolare i fan a lungo termine della saga hanno ben a mente cosa voglia dire questo titolo per l’artista di Padova. Going Hard è, per Tony Boy, un vero e proprio stile, dalla vita alla scrittura. Ebbene non ci sorprende ascoltare, dal punto di vista musicale, tracce che passano quest’atmosfera dark ad un’interiorità diversa, da un intenzione quasi spinta a una più conscious. Il mistero parte già dalla scelta di non rivelare i featuring, che dunque non sono assenti ma solo nascosti all’interno delle tracce, e non saremo noi a rivelarveli (anche se li riconoscerete tutti al volo).
Riguardo le collaborazioni, sentiamo sicuramente di dirci che tutti gli artisti coinvolti hanno saputo calarsi perfettamente nel copione. Se Tony è il protagonista di Going Hard 3, in una mano una pistola e nell’altra penna e carta, i suoi ospiti sono spalle d’occasione, visibili (anzi, udibili) per una sola traccia ma in grado di lasciare la giusta impronta. Ma passando oltre, è il team di producer più di chiunque che ha avuto onere e capacità di costruire una catena di suoni alla stregua della perfezione. Ogni mano che ha lavorato questo album a livello di produzioni ha saputo generare un qualcosa che invogliasse ad ascoltare la traccia dopo, passando da ispirazioni cinematografiche e suoni veramente Hard.
Quantità può essere sinonimo di qualità?
Nel caso di Tony Boy, certamente sì. La sua musica, che nel 2024 ci ha accompagnati in grande quantità, è come quel piatto di cui hai un po’ paura all’inizio, perchè non l’hai mai provato, ma che riesce a toccare corde dell’anima che non sapevi nemmeno di possedere. Prima di farsi conoscere, Tony ha conosciuto se stesso e la sua produttività, per esportarla liberamente in giro per il mondo. Going Hard 3 è forse il miglior prodotto, a livello di lavorazione di fino, dall’uscita della deluxe di “Umile”. Nel mezzo però, restano tanti esperimenti a livello di suono e di ambientazione, che hanno portato alla crescita dell’artista.
Per concludere e lasciarvi definitivamente all’ascolto, parliamo ovviamente di un album che presenta maturità e versatilità fuori dal comune. Going Hard 3 non è ancora il punto di arrivo per Tony Boy, ma può essere una prima ed estrema rampa definitiva di lancio. L’artista padovano, oltre a talento musicale e testuale, ha anche un team dietro di assoluto valore, in grado di cucirgli attorno l’abito giusto. Tony poi, ha il compito di indossarlo a dovere, e fino ad ora ci è sempre riuscito.