Quanto si cresce in soli due anni? Il ritorno degli PSICOLOGI con “DIY”

da | Nov 30, 2024 | Recensioni album

Più consapevoli e maturi, gli PSICOLOGI tornano con "DIY", un manifesto di autenticità che mostra la loro crescita artistica e personale.

DIY, il nuovo album degli PSICOLOGI, segna un ritorno attesissimo dopo due anni di pausa e due progetti solisti. Non si tratta di un semplice rientro: è l’inizio di un nuovo percorso più maturo e consapevole per il duo formato da Drast e Lil Kvneki.

Un’evoluzione evidente rispetto a “TRAUMA” e “MILLENNIUM BUG”, lavori che hanno di certo lasciato un segno nella Generazione Z. Se le tematiche principali – la paura per il futuro, l’amore, il rifiuto dell’omologazione – sono rimaste le stesse, il modo in cui vengono affrontate è cambiato. C’è una maggiore capacità di riflessione, la volontà di scavare più a fondo, affrontando con lucidità anche temi che spesso risultano essere scomodi.

Musicalmente eterogeneo, DIY abbraccia generi diversi – dal pop, all’indie, al punk – ma l’identità artistica degli PSICOLOGI è talmente forte che è essa stessa il collante del progetto. DIY non è solo un disco, è una radiografia emotiva di una generazione raccontata con occhi nuovi: quelli di due ragazzi che hanno imparato a guardare la realtà in maniera più nitida.

DIY: un manifesto di autenticità

Già dal titolo, acronimo di Do It Yourself, gli PSICOLOGI trasmettono un messaggio chiaro: siate più autentici, sinceri, raccontate la vostra verità, ribellatevi. Allo stesso tempo, è il principio pratico che sta alla base della creazione del disco, nato con il supporto degli amici di sempre e di collaboratori fidati, senza cedere alle pressioni esterne o rincorrere le mode.

Provocatorio in questo senso è IL PASSO, un pezzo costruito come un brano da radio, orecchiabile e apparentemente destinato al mainstream, che in realtà cela una critica a chiunque voglia ridurre la musica a semplice mezzo commerciale. Lo stesso Drast svela l’ipocrisia della notorietà e la paura di trasformarsi in un prodotto:

E mi sono risvegliato in un negozio di elettronica
Mi puntavano contro una macchina fotografica
Facevano la fila come in chiesa la domenica
Volevano una dedica
Un ragazzo che mi ha offerto una botta nel cesso
Così giovane e bello, famoso e depresso
Parlava del suo disco che sta al primo posto
Gli voglio bene lo stesso

Anche in PURO CAOS, in collaborazione con Nayt, racconta quanto sia difficile riscoprirsi, attraverso un percorso fatto di incertezze e disamore per sè stessi.

Radici, dualismi e nostalgie

Cresciuti tra Roma e Napoli, le due città d’origine degli PSICOLOGI sono come anime che aleggiano in ogni traccia del disco: Roma con la sua malinconia eterna e Napoli con la sua passione viscerale. Tra le due si staglia Milano, ormai il polo del successo, ccon la sua costante frenesia e confusione, che spesso fa sentire intrappolati.

Anche B&B si muove tra due grandi città, raccontando strade divergenti, due vite separate ma mai davvero lontane. Una lettera a cuore aperto, in cui il tema delle radici si intreccia a quello della fuga.

Un ulteriore filo rosso tra le parole degli artisti è la nostalgia, sia essa per luoghi, persone, esperienze o sensazioni. PICCOLO MONDO e O MAI sono solo due dei brani attraverso cui Alessio e Marco riescono a evocare immagini intime e struggenti, scavando nei ricordi.

Menzione speciale per PISCINA SKIT, un intreccio tra immagini delicate e taglienti. Kvneki parla dell’amore come vulnerabilità e introspezione, vedendo la persona amata come

La lama del mio coltello

Che mi trafigge il petto

Che mi fa sentire meglio

Una chiara citazione a Kakfa, che in una delle sue lettere all’amata Milena scriveva: “Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso”.

Il tempo come costante

DIY si muove attraverso passato, presente e futuro, collocandosi in una dimensione narrativa dinamica.

Se CROCE, in apertura, ripercorre il passato e i turbamenti dell’adolescenza, SPERA ANCORA guarda al presente con amarezza, covando allora la speranza per un futuro migliore. L’UNICA COSA, a metà del disco, ricorda invece l’importanza di vivere nel presente, senza farsi schiacciare dal rimpianto e dalle aspettative.

DIY conferma la capacità degli PSICOLOGI di parlare di vita in modo realistico e puro

Con DIY, gli PSICOLOGI non si limitano a fare musica: creano un luogo sicuro per una generazione che cerca risposte. Non pretendono di risolvere le domande sul futuro, ma accolgono il caos e le incertezze come parte del viaggio. Il loro messaggio è chiaro: cresci, affronta le tue paure e non smettere mai di sperare.

Questo non è solo un album, ma una dichiarazione d’intenti che risuona forte e chiaro: autenticità, unicità, e la libertà di essere sé stessi. Drast e Kvneki sono cresciuti, ma rimangono i portavoce di una generazione che, come loro, cerca di orientarsi nel disordine.

DIY è più che un ritorno: è un passo avanti verso una nuova maturità.

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