Il 31 maggio un alone di foschia si è abbattuto sulle nostre teste. TIMAH, la nebbia è il nuovo album di Forse Danzica. Questo viaggio nella mente, nell’infanzia, negli inverni dell’artista è significativamente progressivo musicalmente parlando.
Forse Danzica è un artista veramente particolare per stile e scelte musicali che, inevitabilmente, vengono fuori in TYMAH, la nebbia.
Nel 2022 aveva già pubblicato un EP, “Lunaire”, che si direzionava sull’onda indie e cantautoriale. Scelta diversa è la composizione TYMAH, la nebbia, album che prende forma nell’incedere del 2023: le prime sette tracce, infatti, vengono pubblicate già a fine 2023 con il titolo “TYMAH“. Ora le tracce sono tredici e l’opera è compiuta. Questo lavoro è maturo, pulito e piacevole da ascoltare. Forse Danzica ha distillato i suoni con l’alambicco per far risaltare le note e le curvature melodiche più intense. Sicuramente la componente autoriale è preponderante, così come le influenze post-rock e elettroniche che si insinuano spesso in momenti inaspettati dei brani.
poi mando soviet meme
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la fame, la sete
Kafka sul Lete
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Un album di stampo internazionale
Forse Danzica possiede una componente fondamentale ai fini dell’economia musicale della sua produzione artistica: sa fare musica. E’ innegabile il fatto che ci sia uno sguardo ampio e che ci sia la volontà di andare verso un respiro internazionale che, per dirla tutta, è stato già imboccato. TYMAH, la nebbia ha la sensibilità degli album che racchiudono valore e lavoro. Forse Danzica conduce scelte ben definite lanciando un messaggio ben costruito, soprattutto per quello che concerne il procedere dell’album. TYMAH, la nebbia diventa sempre più intimo e vivo fino al climax definitivo in cui l’ascoltatore è completamente calato in una realtà parallela così vera da essere crudele e bellissima.
TYMAH, la nebbia è certamente uno dei lavori più originali di questo 2024 e come tale deve essere apprezzato e divulgato. Una bella avventura invernale, ma soprattutto un’incantevole rivelazione musicale che abbraccia nel freddo paesaggio che si staglia guardando dalla Transiberiana.
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