Nello Taver è l’amico che tutti vorremmo ce la facesse perché in fondo se lo merita; quel classico ragazzone a cui tutti vogliono bene e con cui alla fine di una serata ci si può sfogare e piangersi addosso, ognuno sulla spalla dell’altro. E certo che così non sarà mai un fallimento.
FALLIMENTO è il disco manifesto che consacra Nello Taver, forse, per la prima volta nell’olimpo degli dei, ma senza esagerare; diciamo tra i più travolgenti degli artisti del panorama italiano confermando le aspettative che su di lui qualcuno aveva già posto.
Nello Taver è l’amico che tutti vorremmo ce la facesse e in parte col suo stile iconico ed emblematico, le sue rime taglienti e crude che spogliano di ogni banalità qualsiasi cosa o soggetto ce l’ha fatta. Stavolta per davvero.
Un album inaspettatamente, e al contempo aspettato, solido in tutte le sue sfaccettature. Un gioco continuo tra la sua solita ironia e l’implicita voglia di prendersi sul serio. In un certo senso il disco, nella sua interezza stupisce l’ascoltatore raccontando con leggerezza i traumi e il dolore che accomunano e circondano tutti noi.
FALLIMENTO è un viaggio composto da undici brani e tre featuring: Guè Pequeno, Speranza e Inoki. In tutta la spensieratezza che aleggia intorno a Nello Taver c’è uno studio approfondito in ogni singolo suono, armonia e melodia della lirica. Queste qualità si esaltano dietro a una figura che troppo spesso viene sottovalutata ma che invece straripa di cultura sociale e musicale. Attento e ricercato è anche il connubio tra il suono delle parole, il timing del beat e il dipinto che descrive con le parole.
Insomma: amico nostro, ce l’hai fatta e noi saremo sempre qui, a stapparti le birre e a passarti l’accendino ogni qual volta non riuscirai a trovarlo.
Quello di Nello Taver rappresenta un doppio debutto perché insieme al suo primo album, arriva anche al cinema Fallimento, un film diretto da Lussorio Piras, che sarà presentato in anteprima nelle sale cinematografiche di Roma, Napoli e Milano.