Filofobia è l’ultimo singolo rilasciato per Romolo Dischi di Lunea. Il brano è disponibile da qualche giorno sulle piattaforme digitali ed è veramente intrigante: generi vari che si mescolano, ma soprattutto diversità dal contesto musicale di tendenza.
Soul pop e personalità per Lunea in Filofobia
Se ultimamente recuperare vecchie sonorità è esperimento spesso tentato, Lunea sembra provenire da un’altra epoca. Una voce diversa, delicata e penetrante, che ben sa coniugare un pop molto leggero e tenue con le sonorità soul. L’impiego di questa voce è veramente accurato e nuovo per il tempo in cui stiamo vivendo, poiché l’educazione vocale dell’artista in Filofobia è una chiave di lettura attraverso la quale l’ascoltatore coglie le sfumature insite al brano.
Lunea ha saputo tradurre un genere molto complesso e settoriale in una lingua percepibile anche ai neofiti attraverso un sottotesto musicale davvero ben strutturato e realizzato sia in termini tematici che prettamente testuali. La filofobia è la paura di innamorarsi e pensare di interpretare un concetto così ampio e doloroso con questa delicatezza vocale è veramente un plus che rende il brano orecchiabile e piacevole.
Lunea e il sottogenere
Filofobia è un singolo che stabilisce sicuramente la direzione intrapresa da Lunea. Non si tratta di uno sporadico impiego del soul o del jazz all’interno della contemporaneità, bensì di una identità di genere musicale definita e da approfondire. Lunea stessa è già la canzone anche senza la canzone, poiché anche solo ascoltando la melodia o la sua voce senza prestare attenzione al testo magicamente l’ascoltatore comprende l’aura malinconica e dura di Filofobia.
Con questo si può affermare che Lunea rappresenti già ora un nuovo sottogenere musicale in Italia? Assolutamente no, ma non è eretico credere che da questa commistione tra generi e grazie alla sua incredibile potenza vocale sussurrata, Lunea nel suo essere ancora acerba possa dare un frutto nuovo all’albero musicale italiano.