Il Quindieverse conquista Roma con CARO WOW, CALI!, Sethu e Simone Panetti

da | Set 20, 2025 | #Cromosomiintour

Musica, fan scatenati e un piccolo imprevisto: CARO WOW, CALI!, Sethu e Simone Panetti hanno così travolto l’Eur Social Park.

Tra cartomanti, tatuaggi all’hennè, ruote della fortuna e braccialetti colorati, il 19 settembre l’Eur Social Park di Roma si è trasformato in una vera e propria celebrazione della musica emergente grazie al Quindieverse.

CARO WOW e CALI! hanno acceso i motori

Chi ha avuto il compito di iniziare a scaldare il pubblico è stata CARO WOW. Ha aperto la serata facendoci conoscere meglio i suoi ultimi brani contenuti nell’EP “MEZZA MORTA” e ha chiuso il suo set con “Loser”. Successivamente, il testimone è passato a CALI! che, dopo aver rotto il ghiaccio, ha notato tra la folla un fan accanito, Alessandro, il quale si è scatenato sulle note di alcuni pezzi di “Bambino cattivo” arrivando fino sottopalco e regalandoci così anche il momento “fan numero uno”.

Dopo aver fatto spingere al massimo la sua band live, un breve imprevisto ha interrotto lo show. Un video annunciava un problema tecnico e, passati pochi secondi, lo spettacolo si è effettivamente fermato. CALI! è poi tornato sul palco nel giro qualche minuto per il gran finale. Dietro le quinte ci ha confessato che “doveva essere una cosa organizzata, ma ce la siamo mandata”. Un vero momento di meta-spettacolo, non sappiamo se il pubblico se ne sia accorto ma noi no di sicuro.

Sethu e Simone Panetti sgasano sul finale

Non sono mancati momenti più intimi e da accendini in aria anche se, ormai si sa, è più un momento “torce dei cellulari dei in aria“, ma giuriamo di aver visto qualche fiammella in prima fila, specialmente durante “Marco” di Sethu. Con lui il pubblico ha continuato a scaldarsi fino a quando il cantante, tra una battuta e l’altra con il fratello Jiz, si è totalmente distratto e ha iniziato a cantare un altro brano al posto di “Mare di lacrime”, correggendosi subito dopo. Ma gli perdoniamo tutto perché sono proprio questi momenti di spontaneità, impossibili da trovare nelle nostre playlist, che apprezziamo di più.

Il suo set si è concluso con “Cause Perse” cantata da Sethu stesso in mezzo al pubblico in delirio e, a proposito di delirio, il live è volto al suo termine con l’arrivo del re del pogo Simone Panetti. Simone, insieme ad Auroro Borealo, dopo una richiesta di sigarette a gran voce, è partito carichissimo con i brani di “TOMBINO D’ORO”. Immancabile ad un festival indie la cover “panettiana” di Calcutta “Cosa mi manchi a fare”.

E dopo una serata così, come salutarsi? Con un dj set indie che ha regalato a tutti un finale perfetto, per una serata davvero indimenticabile.

La Playlist di Cromosomi