Anche chi sta sul palco, prima o poi, si ritrova a fare i conti con sé stesso. Marco nasce da quel momento, quando Sethu sceglie di mettere da parte ogni sovrastruttura e decide di raccontarsi senza filtri. Uscito il 25 luglio per Carosello Records, scritto da Sethu insieme al fratello Jiz che ne ha anche curato la produzione, questo brano è una ballad intensa che mette al centro la fragilità e il bisogno di dire la verità, anche quando sarebbe più semplice nasconderla sotto la pila di panni sporchi accatastati sulla sedia.
Sethu e Marco: due facce della stessa medaglia
“Questa la dedico a me”, è così che Sethu annuncia il singolo su Instagram, una frase semplice e diretta che colpisce proprio perché ci ricorda che, spesso, l’arte più genuina nasce da un’urgenza personale. Più che cercare approvazione, Sethu sembra voler affrontare Marco, quella parte di sé che inciampa, si blocca, si perde, ma alla fine trova sempre la forza di tornare in scena. Perché, in fondo, è proprio lì che si impara a reggere lo sguardo, anche il proprio.
“Marco, ti sei perso ancora
Marco, so che non hai voglia
Digli ancora la tua storia
Marco, tu la sai a memoria
Marco, ma mi stai ascoltando?
Marco, l’hai portato il cambio
Sali ancora sopra al palco”
La struttura del brano è essenziale, proprio come le parole che lo compongono, semplici, ma non banali. Le strofe sono brevi, quasi ritmiche nella loro ripetizione, e proprio per questo efficaci.
Lontano dalle sovrastrutture o dagli slogan vuoti, Marco colpisce per autenticità. Non è facile parlare delle proprie debolezze, men che meno in un periodo in cui sembra esserci spazio solo per leggerezza, vacanze e “cuore-sole-amore”. Ma la vita è fatta anche di crolli, attese, domande senza risposte. E Sethu decide di raccontarle, senza paura.
Tra i singoli pubblicati quest’anno (ricordiamo “si balla” e “fino all’osso”), Marco è senza dubbio il più riuscito. Non solo per la qualità del brano in sé, ma per il coraggio che dimostra. E se “Marco ha scritto una canzone”, meno male che ha deciso di farcela ascoltare, in mezzo a tanto rumore, serviva proprio!










