“Nullatenente” di Dargen D’Amico: nostalgia e rivoluzione

da | Apr 7, 2025 | Recensioni singoli

“Nullatenente” è il nuovo singolo di Dargen D'Amico - inno ad abbracciare il proprio percorso senza avere paura del futuro, accompagnato da Jake La Furia per una dolce reunion e da Massimo Pericolo, con il suo sguardo cinico ma reale.

Nullatenente è il nuovo singolo di Dargen D’Amico – che vede inoltre un ritorno alle origini con Jake La Furia ed uno sguardo al futuro con la partecipazione di Massimo Pericolo.

Esistono due tipi di musica; quella che ti prende per mano e ti accompagna sulla dancefloor, e quella che ti prende a pugni lo stomaco e ti scaraventa in qualche angolo buio della tua coscienza.
Al di là della definizione di musica stessa, c’è poi Dargen D’Amico, che riesce a fare entrambe le cose nello stesso istante, con la stessa traccia, senza chiederti il permesso.

Nullatenente è il nuovo singolo – che vede inoltre un ritorno alle origini con Jake La Furia ed uno sguardo al futuro con la partecipazione di Massimo Pericolo. Tre nomi che mettono insieme tre generazioni di rap, di racconto del nulla, di racconto del tutto che riempie ogni spazio.
La produzione è invece di Gabry Ponte, nome che da solo basterebbe a dire: questa roba è fatta per muoversi, per infilarsi nelle radio senza chiedere il permesso. Ma sarebbe stupido ridurre Nullatenente ad un pezzo da club, perché Dargen non sa (e non vuole) stare in superficie.  

L’artista, che da sempre gioca con le parole come fossero diamanti grezzi, sa esattamente in che direzione andare, sebbene si possa pensare il contrario.

Nullatenente è l’attimo prima di buttarti in pista – quello in cui ti fermi a fissare il fondo del bicchiere senza capire bene perché lo stai per fare.
È il casino poco lucido che hai in testa quando poi ti lanci e balli ma le scarpe ti danno fastidio – vorresti soltanto toglierle, anche se sai che in fondo la leggerezza non è altro che un’illusione (anche se necessaria).

Nullatenente non è solo una parola, è una condizione.
È il leitmotiv di chi si sente in perenne transizione, di chi ha perso qualcosa, di chi sta cercando qualcosa senza sapere bene cosa sia.
È una dichiarazione di intenti, quasi una coccola: non siamo niente senza il processo, senza il cammino. Non sai bene se stai andando da qualche parte o se stai scappando – ma intanto balli.

Le sonorità dance ricordano un po’ i pomeriggi su MTV dei primi anni 2000 – quando passavano l’elettronica in alta rotazione. Un’elettronica che stava diventando pop ed i synth avevano ancora quell’eco sognante, un po’ sbilenco, che rendeva tutto meno perfetto, più vero.

La melodia (come ormai da un po’ di tempo a questa parte nelle hit di Dargen), ti incolla il ritornello in testa, in perfetto contrasto con l’intensità lirica delle strofe.

Massimo Pericolo porta il suo solito sguardo crudo e senza filtri, mentre Jake La Furia ci riporta indietro, ci ricorda da dove tutto è iniziato.
C’è un sentore nostalgico in Nullatenente – è come se Dargen e Jake ci avessero reso parte di una sorta di reunion non dichiarata di vecchi amici che si ritrovano dopo vent’anni con più cicatrici e meno illusioni, ma la stessa voglia di dire le cose come stanno.

Nullatenente è una hit? Probabilmente sì.
Ha tutto quello che serve per diventarlo: il beat giusto, il ritornello da tormentone estivo, il sound che fa ballare. Ma è anche molto di più.
È quel pezzo che sembra fatto apposta per essere cantato in macchina con i finestrini abbassati, mentre torni a casa dopo una serata che non sai bene se sia stata bella o solo un’altra occasione mancata. L’ennesima conferma che Dargen non scrive solo canzoni ma scrive stati d’animo – piccoli quadri in cui è impossibile non riconoscersi.

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