“Santa Tenerezza” è l’elisir romantic-pop di Dente

da | Apr 2, 2025 | Recensioni album

Nono album in studio, Santa Tenerezza ci trasporta dolcemente nel racconto romantico-favolistico firmato Dente.

A due anni da Hotel Souvenir, venerdì 28 marzo Dente prosegue il suo percorso con Santa Tenerezza, titolo non scelto a caso. Sempre indie ma dai toni pop accattivanti, il nuovo disco mantiene le sue sfumature di cantautorato ma mostrando un nuovo potenziale radiofonico.

Dal naif ad un abito 2.0, Dente con Santa Tenerezza ci porta brani più immediati dalle melodie mainstream: “Favola”, “Senza di Me” e “M’annegasti” hanno preannunciato la release di un sound che l’avrebbe distinto per alleggerirlo dalla portata della tematica che colma l’intera opera.

«Un disco scritto quasi tutto d’un fiato, in pochissimi giorni. Un’urgenza espressiva che non provavo da anni.  Queste canzoni parlano di assenza, di perdita e ricerca, di notti insonni, d’amore presente e di sogni futuri.» 

Dente la chiama urgenza espressiva quella sensazione di vortice tipico dei sentimenti contrastanti ma, allo stesso tempo, troppo profondi per ignorarli. L’amore che cambia ma non svanisce mai, disillusione e la ricerca di una via d’uscita da un sentimento che dà e toglie in egual misura. Racconti di sentimenti vissuti, incendiari e quasi soffocanti consumati in luoghi definiti (come “Corso Buenos Aires” e “Lungomare”), portano Dente a scrivere di getto tutto l’uragano emotivo che lo stava travolgendo, convertendolo in testo.

«Ho sempre creduto al potere terapeutico delle canzoni e oggi, con questo disco, ci credo ancora di più.»

Conforto e inquietudine si alternano, come montagne russe, dove il flusso dei sentimenti è da inchiostro per la sua penna ma, allo stesso tempo, maledizione di una giostra da cui non si può scendere.

C’ho creduto un’altra volta, è andata male
ma che cosa potevo fare?
Io pensavo di essere cattivo, ma il cattivo eri tu

Una Santa Tenerezza da prendere con leggerezza

La profondità è evanescente ma ha gambe e mani ben definite. L’intimità, il dolore della fine di un amore spezzato, la malinconia dei ricordi creano il peso dell’anima umana ma che, allo stesso tempo, non sono materialmente misurabili. Così Santa Tenerezza racchiude il senso della “leggerezza” delle emozioni e dei sentimenti con una metafora, la nuvola, da cui ci lasciamo avvolgere.

E non ho più una via d’uscita
non posso stare senza te
faccio il solletico alla vita
con queste dita che ho di te su di me

Un corpo di donna in una nuvola sospeso in un cielo azzurro come il mare sono la rappresentazione dei sentimenti di Dente creando un contrasto talmente forte che diventano visibilmente tangibili attraverso la sua cover album.

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