“Era”, il nuovo disco disco di Estremo e non solo: un nuovo capitolo

da | Dic 17, 2024 | Recensioni album

Era è il nuovo album di Estremo: un disco che celebra il talento del produttore, in una serie di collab con delle donne amate nella musica

È uscito venerdì 13 dicembre il primo disco di uno dei produttori più in hype della scena italiana: Estremo. Un inizio inaspettato e struggente.

Il feat con Sally Cruz colpisce a fondo, descrivendo il dolore di una storia finita male. Dopo un’intro in punta di piedi, ecco che al primo ritornello si sente subito la produzione di Estremo, con dei suoni inconfondibili. 

Il secondo pezzo non è certamente da meno, sopratutto se entra in scena Ele A. Groove, mood disco, quasi house anni ‘90. Una mina da ballare, Ele A si conferma atomica. 

Una sfilata di grandi donne, è il turno di Gaia, con “Lento”. Portoghese, tastiere ridondanti e ritmo incalzante, un brano super spagnoleggiante, anche stavolta Estremo non ne sbaglia una. 

Produttore già noto per aver prodotto pezzi per grandi nomi, tra cui Madame con “Voce”, brano iconico di Sanremo 2021, il suo nome è probabilmente inedito tra i non appassionati all’elettronica, ma è da tempo che la sua presenza sta dietro i volti della musica italiana. E questo disco potrà finalmente celebrare il lavoro di questo artista, che è andato oltre con un progetto ricco di sperimentazione, personalità e carisma. 

Dalle influenze edm come in “Sogno”, ai suoni techno in cassa dritta in “Tinder love” con Eva Bloom, questo album consacra la professionalità di Estremo. Originale e incisivo in ogni genere. “Lovesick”, con Caro WOW, potrebbe essere un bella prod in collaborazione con Okgiorgio, catchy e psichedelica. 

Ciò che stupisce di più di Era è la lista di donne presenti nel disco, un tributo alla potenza femminile, con nomi come Francesca Michielin e Big Mama. È molto interessante studiare e notare la capacità delle voci femminili di adattarsi a produzioni così risonanti, senza sparire dietro alla base. Tutti i pezzi sono ben studiati, i testi freschi, dai più immediati ai più complessi. Il lavoro dietro a quest’album è veramente notevole, niente è lasciato al caso. estremo è risuscito a segnare la storia della propria carriera con una release del genere. 

Era si chiude con un piano jazz, che evoca sensazioni molto diverse rispetto al piano di apertura. Qua c’è un senso di bisogno, di ricerca dell’altro, opposto alla solitudine di “buio”, forse perché in fondo tutti abbiamo bisogno d’amore. 

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