Dopo l’album d’esordio “GOCCE”, uscito nel 2022, M.E.R.L.O.T torna con il suo secondo progetto, l’EP uscito venerdì 18 ottobre per Ada Music Italy. Il titolo è OFIUCO: si tratta del tredicesimo segno dello zodiaco. È il segno nascosto, che vive al di fuori di un ordine prestabilito.
Questo EP nasce come una dedica a chi si sente fuori posto, divorato dall’ansia, a chi non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e per questo si sente in difetto. È difficile guardarsi intorno e vedere tutti che avanzano mentre tu rimani fermo. Ma è anche un invito a preservare sé stessi in un mondo di fotocopie: l’Ofiuco è un outsider, sa bene chi è e non gli importa di essere incasellato in una categoria che non gli appartiene.
Il cantautore si riconferma per come lo conosciamo: il portavoce di chi non ha voce, di una generazione schiacciata da sempre più ansie e pressioni. L’EP, anticipato da brani come Sex and cocaine e Lily – in collaborazione con piazzabologna – è composto da sette pezzi intrisi di malinconia, con parole che riescono a toccare l’anima di chiunque si trovi ad empatizzare con le situazioni descritte.
M.E.R.L.O.T dedica OFIUCO ad una generazione che si sente persa
Il suono delicato e dolce della voce di M.E.R.L.O.T si incastra perfettamente con il lavoro di alcuni producer noti nel panorama musicale italiano come Dinv, Eyem, Itten, Costanz, Mezzomiliardo, Matteo Domenichelli e Giovanni Zanaroli. Ciò che ne risulta è un progetto intimo e profondo, lo specchio di un’anima fragile, sensibile, che fa proprio il peso del mondo e lo interiorizza. Rielaborando il dolore attraverso la musica, nasce OFIUCO, che per M.E.R.L.O.T rappresenta un tassello importante per la sua crescita personale ed evoluzione artistica.
La riflessione sulla complessità di sentimenti e relazioni umane viene resa musicalmente in modo impeccabile: le sonorità del progetto sono in perfetta sintonia con i pensieri espressi, andando a cucire un tessuto denso di malinconia e dolore. È un invito a non sentirci sbagliati di fronte ad un sistema che non ci riconosce. Tutti i sentimenti sono validi, non dobbiamo scappare di fronte a qualcosa che ci sembra troppo più grande di noi. Se non trovi il tuo posto nel mondo, crealo tu.