Un po’ triestino, un po’ napoletano e un po’ polacco: questo il dna di Kalpa, nuovo fenomeno della musica alternative/indie con la sua Verde Salvia.
Nella cosmologia induista e buddhista il termine sanscrito “kalpa” denota un ciclo cosmico, un esteso periodo temporale che sta alla base della teoria dell’evoluzione e dell’involuzione dell’universo. In musica, invece, è il nome d’arte di Angelo Mallardo, ragazzo triestino classe 2001 che sta pian piano emergendo nella scena italiana. Se ancora non lo conoscete è probabile che nel giro di poco tempo inizierete a sentire parlare di lui.
Nonostante la giovane età, Kalpa inizia il suo percorso artistico più di qualche anno fa, nel 2018, come chitarrista di un omonimo gruppo musicale. Dopo circa un paio di anni Kalpa diventa un progetto solista e debutta con il suo primo EP “A Certain Feeling” che, come si intuisce dal titolo, è scritto interamente in inglese. Questo è il primo dettaglio, ma non l’unico, che denota la sua grande duttilità artistica.
Un meltinpot di culture
Nel suo dna infatti non scorre solo “triestinità” essendo lui di origine metà partenopea e metà polacca. Le sue radici si riflettono a pieno nella sua musica, così come la sua generazione di appartenenza. Classe 2001, come dicevamo, è a tutti gli effetti uno “zetino” e porta con sé alcuni tratti distintivi dei suoi artisti coetanei. Uno di questi è l’autotune, usato saggiamente e con particolare gusto con l’obiettivo non di correggere la sua voce quanto di donarle un suono unico e particolare, rendendo il sound della sua musica moderno.
Il suo stile ricercato e originale lo rendono da subito un prodotto molto interessante nel panorama alternative-indie con fusioni elettroniche e pop. Di recente, dal 2023, Kalpa si sposta sull’italiano e pubblica diversi singoli, tipo “Quante Storie”, “Traccia”, “Come Lasciare Tutto Dappertutto” e Verde Salvia.
Verde Salvia
Quest’ultima traccia in particolare, uscita a gennaio 2024, rappresenta un bel mattoncino nella sua carriera musicale, essendo il pezzo con cui si sta facendo conoscere di più. Una dichiarazione d’amore pura e genuina, colma di speranza. Parole semplici ma mai banali che arrivano esattamente dove vuole l’autore, trasportate da un sound leggero e spensierato.
Andremo a ballare superati gli ottanta
Costruiremo una casa un poco brutta ma nostra
Proveremo a salvarci mentre il mondo si squaglia
Creeremo un colore più bello del verde salvia
In attesa del disco d’esordio in arrivo nei prossimi mesi godiamoci i suoi ultimi singoli.