Venezia ci fotte sempre, lo dicono Bais e Galeffi

da | Mar 4, 2023 | Recensioni singoli

Venezia è il nuovo singolo di Bais e Galeffi, composto da entrambi insieme a Paolo Caruccio (in arte Fractae), che ha anche prodotto il brano insieme a Bais. Bais e Galeffi ci portano a Venezia, a quell’incontro tra un’insolita coppia artistica che riesce ad unire stili cantautoriali diversi ma complementari, riconoscendo un affiatamento inaspettato che, […]

Venezia è il nuovo singolo di Bais e Galeffi, composto da entrambi insieme a Paolo Caruccio (in arte Fractae), che ha anche prodotto il brano insieme a Bais.

Bais e Galeffi ci portano a Venezia, a quell’incontro tra un’insolita coppia artistica che riesce ad unire stili cantautoriali diversi ma complementari, riconoscendo un affiatamento inaspettato che, alla loro prima collaborazione, li vede in sintonia e in vicinanza.

Il singolo è una ballad scanzonata che si trasforma in un inno alla città dell’amore che grazie alla sua chiave cinica e ironica, e in linea con la personalità dei due artisti, diventa un brano universale, su Venezia e le sensazioni eteree che aleggiano su quei canali.

Venezia ispiratrice, una città sorta tra le acque di una laguna che appariva come una specie di miraggio per i più importanti mercanti di un tempo. Un luogo plasmato dall’uomo grazie a secoli di storia, un’alternarsi di superfici, marmi e giochi di luce in eterno movimento.

Quando si lascia una città così resta dentro quel velo di malinconia per tutto ciò che si sarebbe voluto ancora vedere, attraversare e vivere, come per una sete che non si placa o per una storia che non si esaurisce.

Lo cantava già Calcutta in Pomezia, ci incontreremo a Venezia. Come per sancire quella promessa d’amore inesorabile e necessaria dopo una carezza.

Venezia di Bais e Galeffi è tutto un insieme di luoghi comuni della città, dai piccioni in Piazza San Marco all’altamarea che non è mai stato un divertimento trasparente per i veneziani, ma lama e spina; dagli affreschi di una città che pullula di arte a un riflesso sbiadito nel mare:

sogno un deserto in Piazza San Marco
mi ricordo un piccione
un turista coglione
sono un affresco che soffre il caldo
il tuo ricordo scompare nel riflesso del mare

Che sia questa, l’essenza di Venezia? Una lacrima che affiora in una malinconia struggente, senza inizio, senza fine, un tormento impetuoso in una metafora? 

Una città dalle mille personalità che lascia in bocca un sapore di fango e alghe e dopo una lunga sensazione di freddo. E quello che senti andare nelle vene non è certo più paralizzante di quello che ti stringe il cuore.

Inguaribile amante di Venezia, Iosif Brodskij chissà cosa scriverebbe oggi. Noi andiamo mentre Venezia resta, e “la bellezza è l’eterno presente” . Allora la funzione di questa città nell’universo è una rivelazione di bellezza che ci trascende, che non ci appartiene da mortali, e lo stesso vale per l’amore, perché anche l’amore è superiore, superiore di chi ama:

io voglio stare qua con te
sulla nostra gondola invisibile
come due bambini
quanti sospiri
tu non mi fai dormire più
non lo vedi che sei tu?
l’altamarea a casa mia

Bias con Venezia anticipa il nuovo progetto album, in uscita per Sugar. Cantautore e polistrumentista, suona e scorre come un fiume malinconico ma sereno, con le sue capacità interpretative riesce a trasportare verso nuovi mondi perché più di altri spontaneo e leggero, delicato e complesso.

Venezia è una città che si associa a un atto di contemplazione estetica, è una vacanza dalla vita nella vita, è spirituale e incorporea, come tutte quelle cose che non sanno finire.

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