L’Opera Futura di Levante è il nostro domani

da | Feb 17, 2023 | In Evidenza, Recensioni album

Dopo aver mostrato uno scorcio del suo progetto con Vivo a Sanremo 2023, nella notte di questo venerdì 17 Levante ha deciso di regalarci l’attesissima Opera Futura. Opera Futura segna l’inizio di un percorso nuovo, speranzoso e consapevole portato avanti dall’artista, che si pone come obiettivo quello di toccare tappe che non sono solo personali, […]

Dopo aver mostrato uno scorcio del suo progetto con Vivo a Sanremo 2023, nella notte di questo venerdì 17 Levante ha deciso di regalarci l’attesissima Opera Futura.

Opera Futura segna l’inizio di un percorso nuovo, speranzoso e consapevole portato avanti dall’artista, che si pone come obiettivo quello di toccare tappe che non sono solo personali, ma che si estendono sino a comuni riflessioni sociali.

Il primo brano che si fa strada nelle nostre cuffiette, una volta iniziato l’ascolto, prende il nome di Invincibile. Le note cominciano a venir giù, e la splendida voce di Levante ci cattura sin dal primo istante.

Un cumulo di emozioni crude viene servito su un tavolo alla portata di tutti, e la scena che ci viene in mente mette quasi i brividi. L’artista canta di un demone che la attanaglia, con cui è costretta a lottare e che si nutre della sua sofferenza pur di prevaricarla.

Per la gloria tu colpisci me

Predichi l’amore e non hai l’anima

Andando avanti ancora un po’, incappiamo durante il nostro cammino in un brano che, forse, non eravamo ancora del tutto pronti ad ascoltare. Che a Levante piacesse imprimere le sue emozioni in ogni singolo testo lo sapevamo già, ma di fronte ad un brano come Mi manchi sentirsi colpiti è davvero inevitabile.

Mi manchi

Mi farei di qualcosa di forte pur di non pensarti

Se fumo o se bevo è lo stesso

Ti ho sempre davanti

Che assurdo potere è mai questo

Che hai di rattristarmi?

Per fortuna abbiamo il tempo di riasciugare tutte le nostre lacrime prima di passare al brano successivo di Opera Futura.

L’artista in Fa male qui si fa portavoce di emozioni comuni a tutti, attuando una vera e propria denuncia politica a chi sfrutta i punti deboli degli altri, utilizzandoli come trampolino di lancio verso una scalata fin troppo ingiusta.

Eppure, proprio come dice Levante, dopo che le lingue biforcute parlano, il paese le vota comunque.

Evidentemente a far male, dunque, non sono solo le parole offensive di chi fa propaganda, ma anche il modo in cui il resto della gente è pronto a dargli forza.

Opera Futura raggiunge il suo punto focale in uno dei pezzi che descrivono maggiormente l’essenza dell’intero album. Alma Futura racchiude al suo interno un senso di maturità, di crescita personale e di speranza che solo un avvenimento inaspettatamente forte – come in questo caso la maternità dell’artista – può generare.

Scoprire che nel futuro non c’è mai dolore

Che la speranza era un salto che sapevo fare

E ho dato un nome al mio coraggio pieno di paure

E adesso so cantare

A L M A

A catturare la nostra attenzione, subito dopo, si pone invece Capitale, mio Capitale. Le note prendono vita, facendoci venire in mente un ricordo. Ci sentiamo quasi ai tempi dell’iconica Non me ne frega niente, in cui la cantante impersonava delle figure “tipo” della nostra società con il puro intento di denunciarle.

Questa volta il centro della questione è occupato da chi tenta di monetizzare qualsiasi mossa fatta sul mondo social. Il problema è che, in realtà, si finisce per cadere nella piena inconsistenza di chi fa soltanto disinformazione.

Opera Futura costituisce uno dei palazzi più belli raggiunti da Levante, proprio perché le sue fondamenta contengono le tematiche che all’artista stanno più a cuore.

Ed è così che, alla fine del nostro viaggio, siamo soddisfatti di esserci immersi in vittorie personali, nostalgie e speranze in una sola volta, non tralasciando comunque importanti riflessioni scottanti.

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