L’avventura di questo EP non era iniziata benissimo. Poco dopo l’annuncio, scompaiono tutte le tracce che rimandavano al disco. Il titolo originale? Pan di stelle, che ha creato problemi a qualcuno…qualcuno che ha costretto Papa V e Night Skinny a cambiare programma. Allora dopo poco viene annunciato il nuovo titolo e la nuova copertina: Latte in Polvere EP, progetto con la totale regia di Skinny e che vede coinvolti ben quattro featuring su otto tracce: oltre alla coppia eterna che il rapper fa con Nerissima Serpe, ci sono Artie Five, Kid Yugi e Bresh.
Latte in Polvere tra passato e staticità
Papa V non sembra essere la tipologia di artista che si muove particolarmente dalla sua zona grigia. Di tutti i rapper usciti dalle mani di Night Skinny, con ogni probabilità è il più restio a variare troppo nei suoi progetti. Effettivamente, ha trovato la formula che funziona: barra dopo barra la canzone resta semplice, sia come flow che come testo. Il coinvolgimento viene più dall’attitude che non dalla musica effettiva. In questo senso, i featuring risultano decisivi per dare una scia diversa ad alcuni brani, riuscendo a completare un qualcosa che, altrimenti, risulterebbe privo di novità.
Cosa possiamo dedurre da Latte in Polvere EP? Intanto, Papa V non ha bisogno di cambiare. La tendenza del rapper, soprattutto da quando Marracash ha fatto uscire Persona, è quella di passare gli anni e i dischi alla ricerca del disco della maturità, del disco evoluto, che si stacca dal rap per ricercare una serie di sonorità che tendono principalmente verso il pop, ma non solo. Di conseguenza, il mercato si è riempito di progetti di per sè validi, ma spesso in controtendenza con quello che gli artisti hanno effettivamente costruito. Magari non sarà il più forte nell’evolversi, ma Papa V ha una sua linea e una sua coerenza all’interno della scena.
L’erede della Dark Polo Gang
Il modo che ha Papa V di fare trap rimanda al primo gruppo, che resterà storia di questo genere. La DPG è entrata dolcemente nei ricordi di tutti gli appassionati non tanto per una qualche effettiva qualità superiore (tolte le produzioni di Sick Luke), ma perchè tra semplicità e attitudine, avevano qualcosa di diverso, qualcosa di particolare. Papa V (e anche Nerissima Serpe con lui) si sono sempre insinuati in questa wave, cercando quel prodotto che non fosse complesso o strutturato, ma musicalmente interessante per la loro fanbase. Molti in questo non ci vedono niente, se non musica di plastica fatta per essere divorata da un pubblico sempre più insaziabile. Eppure, anche in un disco come Latte in Polvere, fatto per essere diluito nel mare dei numeri di Spotify, ci si può vedere qualcosa in più.
