KATSEYE: un fenomeno che segna la nuova era del Global Pop

da | Ott 29, 2025 | News

Le KATSEYE uniscono K-Pop e pop occidentale diventando così la nuova frontiera del pop globale tra Seoul e Los Angeles.

Tteokbokki, Squid Game, Kimchi, Madagascar Centella… no, non state leggendo una frase in Simlish (la lingua dei Sims), ma un elenco di prodotti coreani ormai diventati iconici e che fanno parte della nostra quotidianità. Il boom della cultura coreana in Italia e in Occidente è inarrestabile e, ovviamente, anche la musica non poteva restarne fuori.

Il K-Pop non è più un fenomeno di nicchia, ma una potenza globale a tutti gli effetti. Gruppi come BTS e SEVENTEEN hanno eserciti di fan anche al di fuori della Corea del Sud, e alcuni dei loro membri si lanciano in carriere soliste al fianco di superstar internazionali come ROSÉ con Bruno Mars o LISA con Rosalía.

Come se non bastasse, la Corea ora ispira anche l’Occidente a giocare secondo le sue regole: è il caso delle KATSEYE, le nuove Spice Girls create in provetta che rappresentano la fusione definitiva tra l’estetica K-Pop e il pop occidentale.

Un fenomeno a metà tra Seoul e Los Angeles

Le KATSEYE sono un girl group internazionale nato a Los Angeles nel 2023 grazie a “The Debut: Dream Academy”, un talent show frutto dell’alleanza tra HYBE (agenzia dei BTS) e Geffen Records, storica etichetta americana.

Il concept? Portare il modello degli idol coreani nel mondo occidentale. In Corea, infatti, non è l’artista a bussare alla porta dell’etichetta ma, al contrario, è l’agenzia a creare il talento da zero. Seleziona, allena, trucca, pettina e costruisce ogni dettaglio dell’idol perfetto, dal modo di ballare ai selfie su Instagram. Un idol non è solo un cantante, ma un prodotto a 360 gradi: canta, danza, recita, intrattiene e deve sembrare l’amico o la crush che tutti vorrebbero.

Gli “Hunger Games” della selezione

Le aspiranti KATSEYE hanno affrontato un percorso di training e selezione estremo (Katniss Everdeen avrebbe disertato lanciando arco e frecce alla seconda puntata), partendo da oltre 120.000 candidature fino ad arrivare alle sei vincitrici: Daniela, Lara e Megan dagli USA, Manon dalla Svizzera, Sophia dalle Filippine e Yoonchae dalla Corea del Sud.

Un mix internazionale e perfettamente calibrato per incarnare la nuova frontiera del pop globale: metà Los Angeles, metà Seoul.

Il singolo di debutto “Debut” ha ricevuto un’accoglienza tiepida, ma è con “Touch” che le KATSEYE hanno davvero fatto centro. La canzone è finita nella playlist “Top Hits” di Spotify, ha vinto un MTV Music Award e da lì hanno spiccato il volo. Il loro ultimo brano, “Gabriela”, lo si sente in radio, al bar sotto casa e specialmente nei TikTok dove tutti cercano di imparare quel famoso balletto che, dopo tre tentativi, ti fa dubitare seriamente della mobilità dei tuoi polsi!

Ma le KATSEYE sono abbastanza K-Pop?

Le KATSEYE sono la prova vivente che il modello K-Pop può essere contaminato senza perdere la propria identità. Il loro training richiama quello coreano, ma con un twist tutto “occidentale”: l’inglese domina, le collaborazioni e i testi hanno influenze pop globali, il look meno pudico, social più liberi, fidanzamenti alla luce del sole e dichiarazioni poliamorose o bisessuali senza paura… eppure la precisione coreana nella danza, nell’estetica e nel rapporto con i fan resta impeccabile. Insomma, idol perfette ma finalmente umane.

Il gruppo è anche un mix di etnie e questa è una scelta che parla chiaro. Il pop oggi è fatto per un pubblico che non si cura di lingua o nazionalità e ciò consente una maggiore immediatezza verso mercati occidentali che cercano identità globali.

E i puristi del K-Pop? Già tremano. Per loro, mescolare lingua, cultura e disciplina con glitter occidentali rischia di trasformare il tutto in una sorta di scopiazzatura superficiale, bello da vedere ma vuoto dentro.

Il nuovo volto del pop è senza confini netti

Tirando le somme, il K-Pop ha smesso di essere solo un fenomeno coreano per diventare un linguaggio universale, capace di contaminare e ispirare ovunque. Le KATSEYE ne sono l’esempio più chiaro: un mix di cultura, talento e personalità che dimostra come il pop possa essere allo stesso tempo coreano e occidentale, rigoroso ma libero, virale ma autentico.

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