Quali sono i nostri dischi preferiti del 2025 fino ad ora?

da | Mag 9, 2025 | News

Abbiamo selezionato i nostri cinque album preferiti di questi primi mesi del 2025, che ne pensi?

Siamo quasi a metà 2025, anno veramente iconico per quanto riguarda le nuove uscite del panorama italiano. Ma quali sono gli album migliori, che secondo noi hanno segnato maggiormente i primi mesi del 2025? Non è stato facile scegliere, perché sono stati tanti i dischi che hanno superato le aspettative, ma abbiamo scelto i 5 che più ci hanno fatto cantare/piangere/emozionare.

Gli album migliori del 2025 secondo Cromosomi

Volevo essere un duro, Lucio Corsi

Per quanto possa sembrare una scelta mainstream, non potevamo iniziare con un nome diverso da Lucio Corsi. IL nome del 2025, noi siamo suoi fan da anni, e in più occasioni abbiamo avuto modo di chiacchierare con lui e scoprire il mondo fiabesco di un cantautore che non ha eguali in Italia, e probabilmente neanche fuori. In “Volevo essere un duro” c’è tutto: chitarre rock’n’roll, riflessioni esistenziali, amori, piani alla Lucio Dalla. Partendo da “Sigarette” fino a “Francis Delacroix”, questo album è un noskip, 10/10.

“Furèsta”, La Niña

Quello della Niña è un progetto sul quale potremmo scrivere un libro e avere ancora da dire. Un viaggio nelle profondità della musica: struggente, aggressivo, ma al tempo stesso onirico e trascendente. È possibile sentire la tradizione popolare napoletana, ma rivistata come se fosse una dea mistica a raccontarla. “Furèsta” è a tutti gli effetti un’immersione nella natura, nella campagna campana piena di suoni, ricordi, immagini e rumori. Tra le tante cose che ci insegna questo disco, il messaggio che più ci ha colpito è che “senza amore non si canta”.

Futuri possibili, Franco 126

Potevamo non mettere Franchino?

Abbiamo atteso questo disco più di quanto si attende il nuovo papa, e quando è arrivato non abbiamo fatto altro che piangere. Pieno di influenze retrò, con un sound jazz e meno pop. È un po’ come ascoltare la colonna sonora di un film italiano anni ’80. Uno di quelli dove c’è una storia d’amore complicata e la ragazza ha una famiglia oppressiva e un po’ rigida, ma lei ha una bellezza acqua e sapone che ha fatto perdere la testa al protagonista. Franco è quell’artista che in qualche modo piace a tutti: bella voce, testi riconoscibili e sound orecchiabile. La scelta di duetti come Giorgio Poi, Fulminacci ed Ele A ha certamente contribuito nel farci emozionare immaginando “Futuri Possibili“.

Rosa dei Venti, Gaia

È appena partito il tour di “Rosa dei venti“, l’ultimo progetto veramente internazionale, passionale e incisivo di Gaia. Un’artista che riesce a spaziare da un’irresistibile sensualità, ad una profonda sensibilità come dimostra in pezzi come “Cicatrice”. Gaia è una popstar internazionale: carismatica, ballerina incredibile, una delle poche artiste che riesce a portare sul palco uno spettacolo in tutti i sensi. Una delle cose che più ci piace è la dualità nel mettere in un disco featuring come Capo Plaza o Gué, insieme con personalità come Toquinho.

Joanita, Joan Thiele

Abbiamo già parlato di “Joanita“, ma ci sembrava doveroso chiudere la nostra top 5 con questo disco, che più di tutti ci ha stupito. Joan Thiele è una voce di cui avevamo bisogno. Con un sound che mischia insieme indie italiano, suoni latini e chitarre elettriche, Joan ci ha regalato un disco manifesto di una donna che rivendica la propria forza, e nella sua fragilità e timidezza, si butta in campo per far sentire la propria voce. Joanita è un album ricco di influenze, ed effettivamente in Italia mancavano dei pezzi come i suoi, che la confermano come una personalità essenziale nel nostro panorama.

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