Jovanotti: il ritorno in grande stile con “Il Corpo Umano Vol. 1”

da | Gen 28, 2025 | Eventi, News

Jovanotti incanta il Teatro Gaber presentando “Il Corpo Umano Vol. 1”, un album che celebra la vita, il cambiamento e la rinascita. Un evento ricco di emozioni, musica e riflessioni profonde.

Lunedì sera, 27 gennaio, il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano ha ospitato uno degli eventi più attesi dell’anno: la presentazione del nuovo album di Lorenzo JovanottiIl Corpo Umano Vol. 1. L’uscita ufficiale è prevista per venerdì 31 gennaio per Island/Universal Music su tutte le piattaforme digitali, con la versione fisica disponibile nei negozi da marzo. Noi di Cromosomi eravamo lì, circondati da addetti ai lavori, fan storici e amici di Lorenzo, tutti radunati per celebrare il ritorno di un artista che, dopo il grave incidente a Santo Domingo, non ha mai smesso di reinventarsi.

Le luci si spengono, il sipario si alza, e l’atmosfera si trasforma in magia pura. Sullo sfondo nero del palco, parole cariche di significato, come “pugni”, “coraggio”, “vita”, “passione”, si susseguono dissolvendosi, mentre un brano inedito riempie il teatro. Ed ecco Jovanotti apparire in tutta la sua energia travolgente, tra sorrisi, piroette e il suo inconfondibile carisma.

Jovanotti con un manifesto di vita e cambiamento

Jovanotti si immerge subito nel cuore del progetto, raccontando con passione cosa rappresenta per lui questo album. Il Corpo Umano Vol.1 è un viaggio attraverso le fragilità, le sfide e la bellezza dell’esistenza, un invito a vivere senza filtri, trasformando le difficoltà in forza e guardando al futuro con entusiasmo. Ogni traccia del disco è una celebrazione della vita, una fusione di introspezione, libertà e suoni innovativi che spiazzano e conquistano.

A un certo punto, Lorenzo sorprende tutti estraendo una versione personalizzata del gioco da tavolo Allegro Chirurgo, con la sua faccia al posto del paziente. Il gioco, riprodotto anche sulla copertina dell’album, diventa un simbolo ironico per esorcizzare il periodo difficile che ha vissuto, tra l’incidente in bici e la lunga riabilitazione.

Jova e il dialogo aperto con il pubblico

La serata è animata dalle domande inviate dai fan, alle quali Jovanotti risponde con la sua tipica spontaneità, anche se con un timer di due minuti imposto per mantenere il ritmo. Nonostante il limite, Lorenzo si prende sempre il tempo per concludere i suoi pensieri, regalando risposte profonde e spesso filosofiche. Ascoltarlo è come tornare a scuola dal prof di filosofia, ma con un carico di emozione e passione che ti rapisce.

Tra le curiosità più interessanti, Lorenzo parla del suo rapporto con Adriano Celentano, definendolo “un amore sconfinato”. Rivela un aneddoto divertente su un viaggio in bici nel Caucaso, dove gli abitanti lo associavano a “Italiano, Celentano, Ferrari”.

A otto anni da “Oh, Vita!” e tre da “Il Disco del Sole”, Jovanotti torna con 15 tracce che compongono un’opera unica, un viaggio musicale e umano che esplora la rinascita, la libertà e l’autenticità. Ogni canzone è una tappa di un percorso fatto di introspezione, emozioni e contaminazioni sonore, un manifesto di cambiamento e trasformazione che celebra la vita in tutte le sue sfumature.

Tra i brani già rilasciati, Montecristo, con la sua energia travolgente, ha conquistato il primo posto in classifica EarOne, mentre Fuorionda ha mostrato una nuova direzione artistica per Jova, con un sound inedito e fresco. A rendere ancora più speciale questo album sono le collaborazioni con produttori come Dardust, Michele Canova e Federico Nardelli, che hanno confezionato abiti sonori sartoriali per ogni traccia, spaziando tra pop, elettronica e influenze globali.

Non è solo musica, ma anche arte

Lorenzo ha curato il progetto grafico dell’album insieme a Sergio Pappalettera, dando vita a una copertina e a un concept che rispecchiano l’essenza del disco. L’ispirazione? Lo stesso Jovanotti ci spiega:

Il titolo è nato prima delle canzoni. Il Corpo Umano è stato il mio campo di battaglia e di riflessione durante l’ultimo anno e mezzo. Questo album è un inno al vivere, al sentire ogni respiro, ogni emozione, ogni cambiamento.”

Attraverso brani che alternano leggerezza e profondità, Lorenzo riflette sul corpo come strumento per attraversare la vita, un’entità fragile e potente, capace di guarire, sentire e vivere nel tempo che ci è concesso.

Un momento speciale è stato dedicato al luogo della presentazione: il Teatro Lirico Giorgio Gaber. Jovanotti ha spiegato il legame con la Giornata della Memoria, invitando una band milanese a reinterpretare Fuorionda in stile anni ’30. Sullo sfondo, un video girato nella Galleria Borghese di Roma, uno dei luoghi preferiti di Lorenzo.

Tra le statue senza tempo di Bernini e Canova, capolavori del barocco e dell’arte universale, ogni canzone del disco trova il suo spazio, raccontando suggestioni e atmosfere diverse. Le opere d’arte sembrano prendere vita, diventando parte integrante della narrazione musicale e celebrando una fusione sensoriale tra suono e immagine. Jovanotti capovolge le dinamiche del videoclip tradizionale, trasformando il video in un elegante sfondo che amplifica l’impatto emotivo della musica.

Le riprese sono state realizzate in una giornata di chiusura della Galleria Borghese, con il supporto entusiasta del museo. Grazie a una pianificazione accurata e alla collaborazione con IFEXPERIENCE e Borotalco, è stato possibile girare questi visual nelle sale iconiche, garantendo il massimo rispetto per le opere. Luci approvate dalla soprintendenza e un’attenta gestione hanno permesso di mantenere intatto il patrimonio artistico, evitando qualsiasi contatto diretto con statue e dipinti.

Jova torna live: i PALAJOVA

Non potevano mancare anticipazioni sul tour, che includerà ben 12 date all’Unipol Arena di Milano, oltre a numerose tappe in tutta Italia. Un ritorno carico di energia e sorprese, che non si limita solo alla musica: Jovanotti trasforma i palazzetti in laboratori di idee, emozioni e condivisione, portando al centro dell’esperienza l’arte dell’essere e del sentire. A marzo partirà il tour PalaJova, che dopo il successo travolgente del Jova Beach Party promette di riscrivere ancora una volta le regole del live. Con 26 date sold-out già confermate, il tour si arricchisce di due nuovi appuntamenti a Milano il 12 e 13 maggio, per regalare al pubblico un evento che va oltre il semplice concerto.

Ogni spettacolo del PalaJova promette di essere un’esperienza senza precedenti, un’esplosione di creatività e innovazione. La tecnologia, ben più di un semplice strumento, diventa parte integrante della narrazione emotiva, amplificando ogni sensazione e rendendo ogni momento irripetibile. Dopo aver trasformato gli stadi in arene di pura energia e aver conquistato le spiagge con il Jova Beach Party, Lorenzo porta i suoi live a un livello completamente nuovo, creando un ambiente in cui l’energia e la connessione autentica con il pubblico sono il vero fulcro dello spettacolo.

Jovanotti invita ancora una volta tutti a lasciarsi andare, a ballare senza sosta e a vivere ogni secondo con intensità, offrendo un’esperienza che travolge e coinvolge come nessun’altra. Al centro di questa nuova avventura c’è un concept potente e poetico: la “fioritura”. L’idea nasce da un’ispirazione particolare che Lorenzo racconta con passione:

Mi piace pensare a una parola trovata nei diari di Etty Hillesum, scritta nei giorni più bui della sua vita. Quella parola è ‘fiorire’. È rimasta con me, continuando a risuonare fino a diventare il cuore di questo progetto.

Jovanotti su un palco che prende vita

Sul palco, Lorenzo sarà accompagnato da una formazione straordinaria, un ensemble di musicisti che garantisce uno spettacolo mozzafiato. Saturnino, il suo inseparabile compagno al basso da oltre tre decenni, sarà affiancato da Adriano Viterbini alla chitarra, Christian Rigano alle tastiere elettroniche, Franco Santarnecchi alle tastiere analogiche, Carmine Landolfi alla batteria, Moris Pradella alla seconda chitarra e ai cori con le voci potenti di Micol Touadi e Jennifer Vargas. La sezione ritmica si arricchisce di Leo Di Angilla e Kalifa Kone, mentre i fiati, curati da Gianluca Petrella, vedranno protagoniste Camilla Rolando alla tromba e Sophia Tomelleri al sax.

Ma non è solo la musica a rendere speciale questo tour: la scenografia, progettata nei minimi dettagli, sarà un’esperienza visiva in grado di trasformare i palazzetti in veri e propri mondi di luce, colore ed emozione.

Abbiamo finalmente dato vita alla scenotecnica che animerà i PalaJova. Negli ultimi sette anni molte cose sono cambiate, ma la voglia di creare spettacoli pazzeschi, emozionanti e unici è più forte che mai. Quello che fino a poco tempo fa era solo un rendering su uno schermo sta diventando realtà, e non vedo l’ora di portarvi con me in questo viaggio straordinario, ogni sera, da marzo.

Jovanotti: viaggio tra i 15 episodi de Il Corpo Umano Vol. 1

Il Corpo Umano Vol. 1, è un’esplorazione musicale di 56 minuti e 58 secondi, articolata in 15 episodi che raccontano rinascita, introspezione e libertà. Ogni traccia è un mondo a sé, un pezzo unico di un mosaico sonoro che riflette l’essenza stessa di Lorenzo.

Si apre con Montecristo, singolo che ha annunciato il ritorno di Jovanotti. Questo intreccia archi lirici e ritmi elettronici, regalando una danza struggente e liberatoria. È un racconto di rinascita, un invito a scoprire se stessi al di là delle aspettative altrui, proprio come un moderno Conte di Montecristo. Con Fuorionda, Lorenzo affronta la tensione tra autenticità e apparenza, regalando un groove che vibra di energia e introspezione. Il brano è un mix di leggerezza e profondità che si presta sia alla riflessione sia al movimento, perfetto per chi cerca autenticità in un mondo caotico.

Intimo e avvolgente, Un mondo a parte è una ballata che riecheggia le emozioni di brani come A te. Le note delicate del pianoforte accompagnano la voce sincera di Jovanotti, trasportandoci in un viaggio emotivo tra le sfide e le bellezze delle relazioni umane. Con una melodia che unisce il country al pop, Senza se e senza ma è una dolce celebrazione dell’amore maturo. Il brano racconta la forza di accettare e amare l’altro con tutte le sue imperfezioni, trasformando ogni difetto in una risorsa.

Jovanotti ci insegna a rinascere

Un inno alla libertà e alla ricerca di sé, La mia gente si sviluppa su sonorità folk rock, con un ritornello che vibra di speranza. È un invito a rompere le catene, a seguire il vento del cambiamento, abbracciando il desiderio di una vita autentica e libera. Segue Le foglie di te, un inno all’amore per la natura e per la vita. Le sue percussioni ipnotiche e ritmate trasportano l’ascoltatore in una dimensione ancestrale, dove la modernità si fonde con la magia dei suoni tradizionali.

Grande da far paura si presenta come una riflessione profonda sulle fragilità umane. Con un arrangiamento che fonde archi e intensità emotiva, Jovanotti canta il coraggio di accettare se stessi, dimostrando che la forza nasce proprio dall’abbracciare le proprie paure. Innamorati e liberi è un inno alla gioia e all’amore come atto di liberazione. Le influenze gospel e rock and soul amplificano l’energia del brano, trasformandolo in un invito collettivo a vivere senza catene e con il cuore aperto.

Un pezzo che spinge a rialzarsi sempre, 101 combina influenze mediorientali con un groove anni ’60. La sua energia trascinante e il testo che celebra la resilienza lo rendono un brano potente, capace di conquistare al primo ascolto. Universo è una dichiarazione d’amore per l’America Latina e per la vita stessa. La traccia invita a ballare e cantare in unisono, celebrando un legame universale che abbraccia il mondo intero.

Nuovi inizi, nostalgia e cambiamento

Lo scimpanzé è una critica pungente alla società moderna, che riflette le sue contraddizioni attraverso un ritmo esotico e un testo incisivo. Il brano è un invito ad amare e a costruire un mondo più tollerante, trasformando la denuncia in azione. Intenso e nostalgico, L’aeroplano ci riporta ai sogni di un Lorenzo bambino, desideroso di esplorare il mondo. Con una melodia lenta e sognante, il brano celebra la capacità di conservare la meraviglia anche da adulti, proiettandosi verso nuovi orizzonti.

La grande emozione è un ritratto dell’artista nel suo momento più vulnerabile. Racconta la crisi creativa e la ricerca dell’ispirazione, trasformando la difficoltà in un’occasione di crescita. È una ballata che invita ad accettare il cambiamento e a ricominciare. Un omaggio alle origini e alla cultura italiana, Celentano fonde hip-hop e vibrazioni cosmopolite, celebrando l’identità nomade di Lorenzo. È un viaggio musicale che attraversa terre lontane, con un richiamo alle sue radici che lo accompagna ovunque.

La title track è un’esplosione di energia e libertà. Il corpo umano è un’ode al vivere, un manifesto di festa e celebrazione. È il brano che incarna l’essenza dell’intero progetto, un invito a danzare senza limiti e ad abbracciare la vita con tutte le sue sfumature.

La serata si è conclusa con Lorenzo che, chitarra acustica alla mano, ha suonato un brano inedito tratto da Il Corpo Umano Vol. 1. Il teatro si è riempito di emozioni, lasciando tutti con una certezza: Jovanotti è tornato, più forte e ispirato che mai, pronto a regalarci nuove storie, musica e visioni.

La Playlist di Cromosomi