Jovanotti: le sue consapevolezze “Fuorionda”

da | Gen 14, 2025 | Recensioni singoli

Fuorionda, il nuovo singolo di Jovanotti che anticipa il suo album in uscita il 31 Gennaio, è un awakening message a tutto tondo: l'elettropop ti fa saltare dalla sedia, mentre il testo è un vero e proprio trattato sul rapporto con la vita (e la morte). Qualunque emozione tu stia cercando, in questo brano c'è, ma grazie a dei brillanti parallelismi riesce a non tagliare fuori il mondo a discapito dell'io.

Fuorionda, il nuovo singolo di Jovanotti – preceduto da “Montecristo” – è un’anticipazione potente del nuovo album “il corpo umano” in uscita il prossimo 31 gennaio.

Fuorionda è un brano a cui è difficile approcciarsi, in quanto alla spensieratezza di un elettropop gioviale e danzereccio si contrappone la filosofia del rapporto con la vita e con tutti gli eventi che l’attraversano, emozioni personali e sconfitte. E’ ricco di sensazioni suscitate da atti della vita, spesso crudi. La canzone però non taglia fuori il resto del mondo a discapito dell’io, il testo è infatti pieno di parellelismi:

E poi pensi a una paranoia è solo un modo per giustificarmi
Potrei dirti tante cose ma sarebbe un fuorionda

Che mi hai chiesto come va e ti aspetti risponda
Oh yeah, come in Russia e Ucraina
Tel Aviv e Palestina, oh yeah

Fuorionda dunque per Jovanotti non è solo un brano “catchy”, ma probabilmente un talismano per esorcizzare i timori umani, frutto delle sue consapevolezze

Nonostante l’immagine (ben mantenuta e giustificata) dell’eterno ragazzo, Jovanotti è un uomo che si avvicina ai sessanta. Che ha vissuto una vita intensa, con una famiglia, e che quindi ha tanto da raccontare grazie alle sue esperienze e alla sua prorompente spiritualità, che traspare da ogni suo discorso. Sceglie di farlo in maniera non banale, con un pezzo che può assicurargli di essere ascoltato da tutti, da qualsiasi fascia d’età e a prescindere da qualunque preferenza di genere musicale. Riesce ad abbracciare un target talmente ampio che anche l’hater più accanito faticherebbe a non definire eccezionale un testo del genere. Stesso discorso per il sound, ma Jovanotti è sempre stato al passo (e spesso anche oltre) delle dinamiche di mercato: non per necessità o paraculismo, ma semplicemente perché sono quarant’anni che è avanti.

L’unica pecca di questo brano è la stessa di “Montecristo”: alza terribilmente l’asticella per l’album “il corpo umano” che uscirà a fine mese. Due pezzi fantastici, tanto hype e di conseguenza le aspettative sono alle stelle. Sarà in grado il grande Lorenzo di mantenere la tacita promessa che con questi due pezzi ci ha fatto?

Noi siamo convinti di si, ma staremo a vedere!

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