Finalmente è arrivato l’annuncio che tutti stavamo aspettando: Lazza ha svelato la data di uscita del suo nuovo disco, “Locura”.
Ma facciamo un passo indietro. Negli ultimi mesi, l’artista ha seminato una serie di indizi che hanno alimentato l’hype intorno al nuovo progetto. Prima ha annunciato le date del tour nei palazzetti per il 2025, rivelando anche il titolo del tour: “Locura”. Poi, ha cambiato l’immagine del profilo sui social, sostituendola con un toro rosso, la Tauromachia di Goya, invitando i fan a fare lo stesso, creando un’atmosfera di attesa per le novità. Il rapper ha però precisato:
“Questa non è la copertina, quando vedrete quella vera rimarrete senza parole”
Infine, ha continuato a stuzzicare il pubblico su X, suggerendo che il disco sarebbe potuto uscire da un momento all’altro.
Non sono mancati gli spoiler di alcuni brani, tra cui l’ultimo anticipato al Red Valley in Sardegna, che in poco tempo è diventato virale su TikTok. L’hype ha continuato a crescere quando diversi producer hanno ricondiviso il post dell’artista, lasciando intravedere i nomi dietro le sonorità del nuovo album. Tra questi spiccano Drillionaire, Finesse e Sadturs, confermando che la produzione sarà di altissimo livello.
Lo scorso martedì, dopo vari post apparsi su X, Lazza ha svelato tramite le storie di Instagram un evento gratuito intitolato “Locura Opera n.1”nel piazzale Angelo Moratti dello stadio di San Siro a Milano. Una volta pubblicato il link per la registrazione, i biglietti gratuiti sono andati sold out in soli due minuti. Il rapper aveva anche specificato che non sarebbe stato un listening party.
Nonostante il maltempo, l’evento è stato definito “l’evento dell’anno”, avvenuto proprio la sera precedente all’uscita dell’album “Milano Angels” di Shiva.
Ma alla fine quando esce Locura? Cosa è successo esattamente ieri sera?
Ieri sera, 5 settembre, ha avuto luogo un evento senza precedenti. Il corner tra la curva sud e il settore rosso dello stadio San Siro era illuminato da LED rossi, creando un’atmosfera magnetica dietro al palco. Dopo l’apertura dei cancelli per poco più di 1000 spettatori, alle 21 è iniziata la diretta sul canale YouTube dell’artista, preceduta da un pre-show a cura degli streamer Blur e Nerone.
Alle 21:30, l’orchestra sinfonica di Milano, diretta dal maestro Enzo Campagnoli, è salita sul palco in abiti total black, schierandosi sui due lati del palco. Sulle spalle del maestro spiccavano ricamati gli occhi di una pantera. Al centro della pedana è poi arrivato Drillionaire in smoking, elegante e fiero dietro la console. Pochi istanti dopo, l’orchestra ha iniziato a suonare e sul palco è comparso Lazza.
“Milano! Salta con me Milano!”
Lazza, con i suoi iconici occhiali scuri e un outfit total black in pelle, sfoggia uno smanicato con zip e un toro in rilievo al centro, cintura borchiata, guanti neri e una collana di oro bianco e diamanti. Inizia il concerto con il primo brano in scaletta, un inedito già anticipato in altre occasioni.
“Che accoglienza, ragazzi, sono emozionatissimo! Facciamo cascare il posto, 1, 2, 3. Ve lo avevo detto che non era un listening party…”.
Segue un altro inedito già virale, cantato a gran voce dal pubblico:
Non so più cosa sia una lacrima
nella mia fantasia però capita…
E poi un altro pezzo, caratterizzato da un mood più oscuro e consapevole:
Aspettami, ho ancora da fare un milione di scale
mi sembra un film
dai resta qui
A sorpresa, arriva sul palco Sfera Ebbasta. Chi si aspettava un brano più pop dovrà ricredersi: il pezzo ha un ritornello più melodico ma anche parti serrate e rappate.
“Sul palco stasera c’è la coppia che scoppia, altro anno altro missile”, commenta Lazza tra i sorrisi di Sfera.
Lazza prende poi la parola per un breve discorso, criticando la tendenza a classificare troppo la musica:
“Oggi la gente non sa più cosa vuole, vuole il pop, è tutto un classificare. Invece dobbiamo goderci la musica, dividendo tra musica bella e brutta, non c’è rap, non c’è pop, non c’è trap, ma solo musica fatta bene e musica fatta male. Però, visto che mi hanno accusato di essermi venduto, ora facciamo un pezzo rap e voglio vedere tutti con le mani a tempo dall’inizio alla fine.”
Introduce così un nuovo brano ricco di barre, metafore e racconti personali, uno dei migliori della serata, valorizzato dall’orchestra.
Successivamente, l’artista invita sul palco il maestro Aleksander Zielinski che lo aveva accompagnato a Sanremo, e tra le luci dei cellulari si illumina il parterre mentre canta 100 Messaggi.
Il pezzo successivo svela un featuring con Ghali, che lo raggiunge sul palco. Racconta Lazza:
Ci conosciamo da quasi vent’anni, siamo partiti facendo freestyle, ma non avevamo ancora fatto un pezzo insieme. Finalmente ci siamo trovati in studio ed è successo. Credo tantissimo in questo brano.
La serata si conclude con altri due inediti estratti da “Locura“, portando a otto il totale dei brani eseguiti dal vivo. L’ultimo pezzo, “il preferito di mio padre”, ricorda “Replay” del disco precedente: chiuderlo con quella traccia gli aveva già portato fortuna. Dopo aver ringraziato Drillionaire, la curva sud del Milan e i numerosi produttori che hanno collaborato con lui, Lazza dedica un pensiero alla famiglia, alla fidanzata e al figlio in arrivo, svelandone anche il nome: Noa.
Da questi primi assaggi si percepisce un’evoluzione nella scrittura di Lazza, più matura, consapevole e profonda. Il rapper mantiene il suo stile, tra barre dure e melodie morbide, ma con un crescente desiderio di raccontarsi in modo più intimo. Le tracce sono introspettive, segnando un passo ancora più avanti rispetto a “Sirio“ che è quasi disco di diamante.
Svelate le prime otto canzoni, non resta che attendere il 20 settembre per l’uscita di “Locura“