I numeri possono essere un buon metro di giudizio per valutare il successo di un’artista. E nel caso di Rhove questi numeri sono oggettivi, c’è poco da discutere. 16 dischi di platino, 11 dischi d’oro e quasi 2 miliardi di stream totali accumulati.
Samuel Roveda, in arte Rhove, ha rilasciato brani che hanno permeato il panorama musicale italiano, impreziosendo le classifiche digital e quelle radio. La clamorosa “Shakerando”, passando per “Cancelo”, la conferma del talento con “Petit Fou Fou” e “Alè”, fino al successo di “Popolari“.
In queste torride giornate estive ecco che il rapper “di provincia” rilascia tre nuovi singoli che arricchiscono l’album “Popolari” (già certificato oro).
“Avevo tenuto in serbo questi tre brani per l’estate. Completano il progetto di Popolari ed ora trovano finalmente il loro posto all’interno dell’album.”
Tre brani diversi, per testo e sonorità, che riuniscono a fattor comune l’appartenenza territoriale a quella provincia di cui Rhove va particolarmente fiero.
Si parte subito con Di Rho: il ruggito della provincia che torna alla ribalta. Come aveva già fatto Paky con Rozzi, anche Rhove esalta la provincia in cui è cresciuto ed ha iniziato a rappare, tra centri sociali e discoteche. D’altronde il suo nome d’arte è, per l’appunto, un gioco di parole tra l’abbreviazione del suo cognome Roveda e la provincia di origine (Rho).
Sei qua di Rho, bébé, sei qua di Rho se
Ti allacci le shoes mettendo i lacci dentro le shoes
Nel testo emerge il senso di comunità ed appartenenza. Ogni strofa è un caratteristico ritratto della provincia, vera ed autentica, che molti ragazzi vivono ogni giorno; ed è anche il luogo in cui, spesso per necessità, questi stessi ragazzi trascorrono anche le proprie vacanze.
Vuoi fare una vacanza? Vai a Rho, non andare a Malaga
Il secondo pezzo è Ma Belle, che potremmo definire come una sorta di trap più armonica. Ritmo lento ed avvolgente, Rhove scandisce e pesa tutte le strofe da cui emerge un profondo senso di umiltà.
Rido e scherzo con gli amis facendo finta di niente
I grandi numeri stordiscono, il denaro corrompe l’animo ed il successo può dare alla testa. Soprattutto se queste cose arrivano improvvisamente da un giorno all’altro. Rhove sottolinea che nonostante i dischi, gli impegni e la notorietà, rimane un popolano, un ragazzo di provincia che troverà sempre il tempo di scherzare con i propri amici.
Chiudiamo con Chakall ed un quesito ben preciso: diventerà la prossima hit estiva? Stilisticamente, fra i tre, è il brano che più si avvicina al Rhove a cui tutti sono abituati. I bassi colpiscono, il ritmo è travolgente, la testa inevitabilmente si muove a tempo.
La versatilità nel cambio di flow da un brano all’altro testimoniano, o dovremmo dire confermano, il progresso musicale e la maturità artistica acquisita da Rhove. Un diamante grezzo che ha affinato il proprio talento con costanza, impegno e dedizione. Il ragazzo di provincia è riuscito ad emergere superando i confini territoriali. Ce l’ha fatta, ma la sensazione è che questo non sia un punto di arrivo, ma di partenza.