Tropico a Piazza Del Plebiscito: uno show senza precedenti per la sua gente

da | Giu 29, 2024 | #Cromosomiintour

Tropico è figlio di una gavetta violenta, e con il concerto in Piazza Del Plebiscito a Napoli ha mostrato a tutti cos'è un vero artista, una consacrazione meritata che viene dalla gente: ha alzato notevolmente il livello della musica italiana, come lui nessuno.

Ieri, 28 giugno 2024 è stata sicuramente una data che tutti ricorderanno in futuro, e per tutti intendo i presenti in Piazza Del Plebiscito (NA) dove Tropico (Davide Petrella) ha tirato su uno show che ha dell’incredibile. Talmente tanti gli avvenimenti e gli elementi di stupore che fa difficile anche scriverli tutti: difficilmente si dimentica un evento del genere.

Tropico a Napoli: nulla è stato lasciato al caso

Partiamo dalla prima cosa che è saltata agli occhi di tutti: la meravigliosa scenografia fatta di piante, tantissime piante tropicali che rendevano il palco una giungla. Si sposavano alla perfezione con i tantissimi faretti presenti in scena, in fila.

Altra nota di merito per le prestazioni vocali di Tropico: due ore e mezza di canzoni dal vivo, senza break (se non per mezzo sorso d’acqua) e i brani restavano comunque intrisi di vita e pienezza, senza soffrire della possibile e umana stanchezza dell’interprete.

Abbiamo potuto godere anche degli arrangiamenti rivisti, che sono stati una delle parti più sconvolgenti della serata. Tanti musicisti impegnati sul palco, per concludere con la pelle d’oca sull’assolo di Rosario Castagnola in “L’importante è avere una visione”, pezzo che doveva essere il finale, ma a cui sono seguiti altri tre brani.

Ad un certo punto, l’artista ha dato prova di essere davvero quello che si professa: uno che tiene alla sua gente. Un piccolo insignificante episodio, ma che tutti hanno notato. Davide ha percepito, ad un certo punto, che qualcosa non andava con qualcuno nel pubblico. Ha fermato tutto, senza esitare, per poi riprendere solo dopo aver ricevuto la rassicurazione delle persone. E il pubblico è scoppiato in un applauso.

Abbiamo cantato anche altri suoi successi: quelli che dona agli altri artisti

Per la prima volta, infatti, ha duettato con degli ospiti delle canzoni che lui stesso ha scritto per loro. Ad esempio? La scaletta si è arricchita con “Casa Mia” insieme a Ghali (con cui ha cantato anche “Habibi” e “Non Esiste Amore A Napoli”). “Rolls Royce” con Achille Lauro, “Due Vite” con Marco Mengoni (canzone vincitrice di Sanremo 2023). Durante la serata ha duettato anche con Elisa in “Ci Eravamo Tanto Amati” (ha poi speso delle dolcissime parole per l’amica/collega). E con Franco126 in “Piazza Garibaldi” e “Zona Nord”.

Uno spettacolo pieno di ospiti di altissimo livello quello di Tropico a Napoli, e la resa è stata addirittura migliore di quella del Radio Italia Live tenutosi la sera prima nello stesso posto. Si è creata “la magia”. Quella che non puoi portare artificialmente, ma è frutto di un assiduo contatto con il pubblico, a cui ribadisce di continuo di dovere tutto.

Più di diecimila persone in piazza, per un artista che conta circa ottantamila followers, secondo Tropico è fuori da ogni schema razionale

Lo ricorda sempre, di continuo: è partito dal basso ed è stata proprio la gente a spingerlo. Fino a portarlo a questo punto, in questo posto. E i suoi fan continuano ad aumentare. Persone di tutte le età, provenienze e stili, stasera erano in Plebiscito per abbracciare l’artista in questa tappa per lui così importante.

L’ultimo pensiero lo rivolge alla sua posizione riguardo la musica, quella dal vivo:

Qui è tutto dal vivo e vafammocc a tutt quant! La musica dal vivo si deve fare dal vivo, sennò che musica dal vivo è?

La tocca piano, ma c’ha ragione. E non possiamo che essere d’accordo con lui.

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