“Blue Tape”, l’assolo di Rondodasosa

da | Apr 8, 2024 | Recensioni album

Scena 2024 e niente è più difficile di portare come prodotto solo se stessi, senza spinte, senza collaborazioni, senza strofe che alzano l’hype di un prodotto. Blue Tape è l’assolo di Rondodasosa: l’ultimo disco, totalmente no feat, di uno degli artisti più discussi nell’urban italiano. Parlare di Rondo è sempre complicato, soprattutto perchè si rischia […]

Scena 2024 e niente è più difficile di portare come prodotto solo se stessi, senza spinte, senza collaborazioni, senza strofe che alzano l’hype di un prodotto. Blue Tape è l’assolo di Rondodasosa: l’ultimo disco, totalmente no feat, di uno degli artisti più discussi nell’urban italiano. Parlare di Rondo è sempre complicato, soprattutto perchè si rischia di cadere o nelle faide social, o nei clichè, viste le costanti e numerose voci che girano attorno al suo personaggio. Finalmente torna a parlare la musica, con un disco estremamente interessante per la critica, che può finalmente vedere, forse, qualcosa di nuovo.

Rap o trap? Rondodasosa.

Il pubblico italiano adora le etichette, poter posizionare ogni canzone, ogni disco in un certo contenitore. La contaminazione, sia tra generi che tra nazioni, ormai non consente, se non raramente, di porre un disco in una wave precisa. Nell’universo musicale si ricerca sempre più spesso la completezza e la versatilità, qualità che molti artisti mettono in mostra. Rondodasosa è uno di quelli che, fino a questo momento, aveva fatto vedere ben poco da questo punto di vista. Forse anche per questo le sue vicende esterne alla musica facevano parlare più dei suoi dischi.

Siamo abituati dunque a posizionare in una wave più trap questo artista, che ha racimolato una buona quantità di successo nei pochi anni di attività. Eppure, in Blue Tape troviamo un’evoluzione che, da una parte, non ci aspettavamo nemmeno. C’è stato un momento nel rap italiano in cui tutti cercavano il featuring internazionale, per stupire un pubblico che non era abituato a vedere l’America in Italia. Ebbene, nella maggior parte delle tracce di questo disco, troviamo effettivamente una forte influenza dell’urban inglese e americano. Proprio questa è l’unicità del progetto: Rondo può piacere o meno, ma è effettivamente internazionale, come artista e come visione della sua musica.

Blue Tape è la rivincita della nuova wave.

Non è mai facile scontrarsi coi modelli del passato, soprattutto se quelli hanno stravolto un genere in un intero paese. Dalle origini del rap al 2016 passa un ventennio, ma da quel momento la musica hip hop si stravolge completamente. La trap è più di una moda passeggera, più di un evento marginale. La trap ha stravolto completamente il modo di fare musica underground, andando negli anni a ricercare fattori e suoni differenti da quelli precedenti. Rondodasosa ha preso la capacità di prendere e portare all’estremo questo concetto, rivoluzionando a modo suo questa cultura del suono nella trap, influenzandola con una conoscenza estera molto profonda.

Non importa che sia drill, trap o rap: ogni pezzo di Blue Tape, più che raccontare una storia, porta una struttura di suono differente, che prova a tendere alla novità. La scarsità testuale, che molti prenderebbero come un puro difetto, è in realtà un margine, a mero completamento di quella musicalità nuova, che poi è il campo di ricerca di Rondo. Il fatto di non aver aggiunto alcun featuring, inoltre, permette una piena immersione in un mondo che, troppo spesso, è finito in secondo piano rispetto alla scandalistica.

Rondo, dove vai?

Ogni disco, in questo genere, non è fine a se stesso. Ogni progetto è una tappa, un passo avanti, o indietro. Ripensando anche ai vecchi progetti, Blue Tape vuole prendersi una certa importanza nella carriera di Rondo, uno specchio a più facce di tutte le personalità di un artista considerato controverso. La narrazione street la fa da padrone, ma traccia dopo traccia possiamo sentirci una certa interiorità e profondità, un tentativo di raccontare qualcosa senza curarsi di ciò che vogliono intorno a lui.

La direzione sembra intrapresa: Rondo non vuole solo portare l’Italia all’estero, ma anche fare il percorso inverso. La contaminazione con una musica che, più che mai, è lontana da noi, sta iniziando, bisogna solo lasciarla fluire. Blue Tape è 100% Rondodasosa, fuori su tutte le piattaforme dalla notte del 5 Aprile.

La Playlist di Cromosomi