Sanremo: vetrina, trampolino o boomerang?

da | Gen 22, 2024 | News

La 74° edizione del Festival di Sanremo è alle porte e come ogni anno a pochi giorni dall’inizio aumenta la curiosità intorno a ciò che accadrà. L’Ariston continua di fatto a dimostrarsi un palco significativo: sì, ma con quale effetto? Una vetrina per potersi esibire dopo anni di assenza, un trampolino per poter provare ad […]

La 74° edizione del Festival di Sanremo è alle porte e come ogni anno a pochi giorni dall’inizio aumenta la curiosità intorno a ciò che accadrà.

L’Ariston continua di fatto a dimostrarsi un palco significativo: sì, ma con quale effetto?

Una vetrina per potersi esibire dopo anni di assenza, un trampolino per poter provare ad entrare nel “mondo dei grandi” oppure un boomerang, che arriva a Sanremo e poi torna indietro esattamente da dove è partito?

Il Festival di Sanremo come vetrina

Le opportunità che la kermesse canora offre, si sa, sono molteplici: dagli artisti emergenti ai Big affermati, Sanremo è senza dubbio un ambiente con i riflettori puntati su di sé.

Basti pensare a Mahmood, a Francesco Gabbani o a Diodato, artisti che sono riusciti a trovare la loro luce di riflesso a quella di glitter e paillettes del Palco dell’Ariston.

Il Festival è una vetrina anche per artisti che potrebbero essere invitati tendenzialmente come super ospiti nel corso delle serate: possiamo menzionare Marco Mengoni, Fiorella Mannoia o Giorgia, che hanno partecipato come concorrenti in gara, ma che sulla carta non avrebbero necessità di competizioni.

Sanremo come trampolino per gli artisti

Necessaria qui una premessa: distinguiamo tra Sanremo Giovani e Sanremo dei Big.

Sanremo Giovani (o “Nuove Proposte”) nasce come dichiarata rampa di lancio per artisti emergenti. È stato il caso di Ultimo, vincitore nel 2018 per la Categoria Nuove Proposte e secondo nel 2019 tra i BIG.

È stato anche il caso di Francesco Gabbani, unico vincitore consecutivo di due edizioni del Festival: nel 2015 nella categoria Giovani Proposte con “Amen” e nel 2016 tra i Big con “Occidentali’s Karma”.

Per quanto riguarda i BIG, invece, Sanremo è stato un ottimo trampolino per il duo siciliano Colapesce e Di Martino, che prima di “Musica Leggerissima” erano conosciuti singolarmente e da un pubblico elitario.

La stessa cosa è avvenuta per Tananai: indimenticabili l’iconica esultanza per l’ultimo posto di “Sesso Occasionale” nella 72° edizione e la “rivincita” con “Tango” l’anno successivo.

Vogliamo parlare poi de I Pinguini Tattici Nucleari? Con “Ringo Star” la band ha conquistato anche il pubblico nazional popolare: da esibirsi in piccole città di provincia a ritrovarsi di fronte 80mila spettatori nell’arena di Campovolo il passo è stato breve e l’Ariston ha senza dubbio giocato un ruolo cruciale.

Arrivare sul palco dell’Ariston e tornare come un boomerang

Il Festival negli ultimi cinque anni ha avuto un effetto boomerang per gli artisti che si sono presentati per parlare a un pubblico più ampio ma che, dopo averlo fatto, hanno capito di dover fare un passo indietro, di ridimensionare le proprie intenzioni.

È stato così per Giovanni Truppi, ahimè. Probabilmente Sanremo non era la sede adatta dove farlo esibire. I più ne ricordano la canottiera bianca (chi conosce bene Giovanni sa che è parte integrante della sua musica, così spoglia e priva di sovrastrutture), anziché uno dei brani più intimi del Festival degli ultimi cinque anni, “Tuo padre, mia madre e Lucia”.

Un boomerang dunque, nel senso che dopo essere stato sul palco dell’Ariston, davanti a milioni di telespettatori, Truppi è tornato a fare musica nei suoi club, rivolgendosi a chi merita effettivamente i suoi testi e le sue composizioni.

È stato un boomerang anche per chi – come La Rappresentante di Lista, Willie Peyote, gli Zen Circus, Motta e gli Ex Otago – era abituato ad altri ambienti e aveva bisogno di un’altra dimensione per potersi esprimere liberamente.

Insomma Sanremo, tra papillon, lustrini e glitter nasconde dinamiche sottili, spesso sconosciute anche agli artisti stessi.

Che poi, nelle grandi vetrine ci stanno i manichini – mi disse qualcuno di molto vicino a questo settore. Ma questa, è un’altra storia.

Buon Festival!

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