Non sempre chi se ne va lo fa per non ritornare, l’eccezione è dietro l’angolo: è il caso di Postino. Il cantautore torna sulla scena musicale dopo 4 anni con due nuovi singoli A trent’anni e Persefone.
L’artista ci aveva salutato a Novembre 2019 dicendoci: “Chissà se in futuro, ci scontreremo (di nuovo) e diventeremo onde”. Abbiamo atteso Postino con fiducia ed oggi siamo pronti per assaporare una nuova fase artistica dell’artista.
Noi di Cromosomi abbiamo avuto occasione di scambiare due parole con Postino: si è parlato di cosa significa ritornare, della paura che ne consegue e della sua musica, che è cambiata e si è evoluta con lui.
Intanto Bentornato! Come ti senti?
Grazie. In realtà provo un po’ d’ansia! Sai com’è, mi sono allontanato per 4 anni e nel frattempo ho fatto tutt’altro… In realtà nella vita ho sempre fatto tutt’altro, la musica è sempre stata una cosa un po’ accessoria.
Parliamo dei due brani che sono usciti, A trent’anni e Persefone: il primo parla d’amore, quasi ponendosi come un filo conduttore che ci riporta alle tematiche dei tuoi vecchi brani mentre il secondo parla di un animale, della perdita di un gatto, descrivendo questa forte parità tra umano e animale.
Tendenzialmente scrivo solo di cose che mi sono successe realmente, che fanno parte del mio passato. Mi piace scrivere di cose provate su pelle. A trent’anni, infatti, vuole essere un collegamento tra il vecchio e il nuovo, è un brano che ho scritto già diversi anni fa mentre studiavo Medicina. Ho capito che a vent’anni si è diversi, si hanno consapevolezze e problematiche di altro genere, ad oggi, invece, vivo con consapevolezze differenti e accetto che sia così, ogni fase della vita ha le sue criticità. Per quanto riguarda Persefone parlo del mio gatto, perderla mi ha toccato veramente tanto, è stata con me durante tutte le mie giornate, quando le passavo sempre in casa per via degli studi in Medicina, si è creato un legame forte, proprio come se fosse una persona. Così un giorno, dopo diverso tempo, ho preso la chitarra e in semplicità sono usciti i primi accordi e le prime parole di Persefone.
Queste due canzoni anticipano il tuo disco, L’ordine delle cose da dire, che uscirà il 1 Dicembre. Con quale idea hai scritto questo disco?
Del disco sono veramente soddisfatto, è stato pensato per tanto tempo e rielaborato più volte. Ho voluto fare un disco che mi piacesse, che mi convincesse in tutto e per tutto. L’arrangiamento sarà diverso rispetto al disco precedente e ogni brano ha il suo posto preciso nel disco, ogni canzone ha la sua valenza. E’ un disco suonato, con pochi elementi di elettronica. Ci saranno tanti fiati, tanti archi e le batterie sono acustiche. Questo album è la parte mancante, è ciò che avevo lasciato a metà con Latte di soia, questa volta ho cercato di dare voce a tutte le parti di me, cercando di mostrare ogni sfaccettatura. Posso dirti che l’amore in questo album è quasi lasciato da parte per dare spazio a tematiche che riguardano l’esistenza in generale. Ma in fin dei conti ho solo scritto quello che sentivo, in maniera indipendente.
Quindi vedremo un Postino diverso, meno romantico ma sempre riflessivo! Ma parliamo di aspettative, su Instagram hai chiesto al tuo pubblico di inviarti un’impressione, un video, un disegno, delle parole, che descrivessero il tuo disco, secondo te cosa penseranno a riguardo?
Penso di avere un bel rapporto con chi mi segue, mi piace parlare con loro, in questi anni sono rimasto in contatto con tante persone che mi seguono. Sento di essere riuscito a portare nel nuovo disco la mia evoluzione, anche se a livello di tematiche sono passato un po’ dalla dimensione romantica a quella esistenziale. Confido nel fatto che il pubblico sia cresciuto con me, tanto da potersi rivedere anche un po’ in quest’evoluzione, rivedendosi nei brani più esistenziali, ma anche in quelli un po’ più malinconici. È un volo pindarico, spero di non deludere nessuno, potrebbe andare male come bene.
A febbraio partirà anche il tuo tour L’ordine delle cose da dire..
Sì! Io di natura sono una persona un po’ schiva, la dimensione del live è diversa rispetto alla dimensione prettamente artistica in cui mi sento totalmente a mio agio. Nel 2018 quando iniziai con i live all’inizio fu dura, dovevo prendere confidenza con il palco e pian piano ce l’ho fatta. In psichiatria c’è questo fenomeno della sensibilizzazione, ed è quando ci si sensibilizza davanti alle situazioni che man mano diventano più familiari, rientrando nella tua comfort zone. Ora però sono 4 anni che non suono, perciò dovrò ri-abituarmi al palco e alle persone, ma voglio rimettermi in gioco! Suonerò tutti i miei brani e il mio desiderio per questo tour è che lo spettacolo sia adeguato e coerente con il mio progetto, voglio che valga il prezzo del biglietto, quindi faremo del nostro meglio.
Qui le date del tour di Postino “L’ordine delle cose da dire”:
28/02 – MILANO – Santeria
29/02 TORINO – HIROSHIMA MON AMOUR
07/03 BOLOGNA – Locomotiv Club
09/03 FIRENZE – Viper
14/03 – ROMA – Largo Venue
15/03 – CASERTA – Smav
Rimaniamo in attesa del disco di Postino L’ordine delle cose da dire e nel frattempo ascoltiamo i primi due brani estratti, al link qui sotto: