Chi nasce negli anni 90 ricorda i primi Motorola ultra sottili, la pubblicità della Vodafone con Megan Gale, il famosissimo Crystal Ball e poi.. le canzoni degli Zero Assoluto. Brani che hanno fatto la storia della generazione di MSN e che, tra un TRL e un Top Of the Pops, hanno saputo far sognare interi gruppi di adolescenti, spesso, tra l’altro, appesi al telefono in attesa di quello “squillo”, simbolo di un banalissimo (ma mai scontato) “ti sto pensando”.
Matteo e Thomas sbarcano al Palalottomatica portando nella capitale un live ricco di ricordi, vere emozioni, storia e ospiti di qualità.
È il 12 novembre 2023 e, dopo un fila insolita in cassa accrediti, siamo pronti ad uno dei concerti più attesi dell’anno.
Pezzi da generazione
Il live parte subito con i fuochi d’artificio: Quello che mi davi tu apre i 20 anni di carriera degli Zero Assoluto. Seguono Perdermi, Magari meno e Meglio così: canzoni delle quali credevamo di aver dimenticato i testi, ma che ci accorgiamo presto di conoscere a memoria.
Il popolo del Palazzo dello Sport è in fomento e la nostalgia degli primi anni 2000 non tarda a farsi sentire.
Ospiti ben scelti
Mezz’ora è il brano che introduce il primo degli artisti ospiti del duo romano: Alfa sale sul palco portando con sè il tocco della nuova Gen Z.
Dopo Di me e di te, pezzo con il quale Thomas e Matteo parteciparono Sanremo 2016, arriva uno dei singoli più rappresentativi (nonchè il più venduto in Italia nel 2006) degli Zero Assoluto: come siete messi con i “Turuturututu”?
Svegliarsi la mattina infiamma il Palalottomatica che inizia a saltare non appena, sul palco, compare il talentuosissimo Fulminacci, secondo ospite di questa data romana.
Le sorprese, però, non finiscono qui.
Noemi arriva a gamba tesa su Appena prima di partire e rimane ad accompagnare il duo in un brano che mai ci saremmo aspettati di sentire in un contesto così italiano come quello di stasera: All Good Things (Come to an End) di Nelly Furtado.
Inoltre, come dimenticarsi di Gazzelle? Flavio: talento ed umanità che si mischia alle voci di Maffucci e De Gasperi e ai quali, addirittura, chiede una foto – ricordo.
Racconti di vita
L’esperienza accumulata negli anni dagli Zero Assoluto è un elemento che si vede, si sente e che dimostra come il successo non sia solo frutto di grandissima fortuna, ma anche risultato di sacrificio, impegno e, soprattutto, bocconi amari da ingoiare.
“Dobbiamo ringraziare anche tutti gli stronzi che abbiamo incontrato nel percorso che abbiamo fatto, perchè proprio gli stronzi sono quelli che, da un certo punto di vista, c’hanno spinto a fare molto meglio. Ed è particormente stimolante. Quindi se incontrate qualche stronzo nel vostro percorso, usatelo, usatelo come stimolo.”
Un successo dopo l’altro
Cos’è normale, Cialde, Non guardarmi così, Scappare, All’Improvviso, Sei parte di me. Il repertorio del duo romano è davvero lungo e il pubblico del Palazzo dello Sport non riesce a smettere di cantare.
Momento falò
Originale e sorprendente il finale.
Thomas e Matteo, accompagnati dalla chitarra di “Ciccio”, invitano sul palco Peter White prima e Cannella poi, due artisti con i quali gli Zero Assoluto duettano in Notti Amarcord e Balla Così.
Saluti e sorrisi
Una delle serate più divertenti, malinconiche e nostalgiche della storia giunge al termine. Il concerto si chiude con Sardegna ed il bis di Per Dimenticare, altro pezzo clamoroso dell’anno 2009.
Null’altro da dire se non “Grazie, ragazzi”.
Due ore di immensa felicità ed, una notte che ricorderemo, di certo, per tutta la vita.