Dopo aver vinto il Disco d‘Oro con Toxic ed essere stati accreditati da FIMI/GfK Italia, LA SAD torna con un nuovo capitolo di SUMMERSAD, secondo la tradizione, con il grande successo di SUMMERSAD 4 con NASKA, disponibile dal 16 giugno con licenza esclusiva Believe.
SUMMERSAD 4 segna la prima volta di due rappresentanti del punk rock italiano: NASKA è stato selezionato per il programma RADAR 2023 di Spotify, dedicato agli artisti più promettenti dell‘attuale scena musicale italiana, mentre LA SAD è stato selezionato per la Viral 50 Italia, Global e Top 50 Italia, classificandosi al primo posto. La rivista Rolling Stone celebra entrambi i progetti di “Classe 2023” con una copertina che vede NASKA e LA SAD come gli artisti più talentuosi della nuova realtà musicale.
In SUMMERSAD 4 ritornano quelle tematiche che accomunano tutte le generazioni: la lotta con la vita quotidiana, la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, la delusione d‘amore e il conflitto interiore di anime perennemente in contrasto tra loro.
Sin dal primissimo singolo, LA SAD sperimenta sia a livello di sound che di liriche, portando avanti tematiche legate alla depressione e a problemi relazionali.
Emozioni e sensazioni che l‘estate non può e non riesce mai a guarire: ecco perché è nato il progetto Summersad.
«I got that summertime, summertime sadness…», cantava già Lana del Rey nel 2012, una sad che interessa circa il 10% degli statunitensi e ha origine proprio dal cambio di ritmo e di routine rispetto al resto dell’anno. A concorrere al processo (e al malessere) anche l’aumento delle ore di luce e la maggiore esposizione al sole che portano a una produzione eccessiva di melatonina che influenza la nostra salute e il nostro equilibrio psico-fisico.
Non è un caso che SUMMERSAD 4 sia un singolo che non ha nulla del solito tormentone estivo, anzi, ribadisce ancora una volta la totale indifferenza alle dinamiche discografiche. Siamo lontani anni luce dalla poesia e dallo stile malinconico della cantautrice di Manhattan, perché qui le uniche cose che possiamo intendere sono le frustazioni di chi ha il cuore spezzato e si cala di tutto pur di non sentire il peso di un’altra estate che passa:
E penso ancora a te, fino all’alba
Giro un’altra canna
Fin quando gira tutta la stanza
Tu mi dicevi che “tutto passa”
Ma, non mi passa
Continuo a non sentirmi abbastanza
Voglio morire in spiaggia
Ballare sotto cassa
Lontano dalle regole e dall’odio dell’Italia
Ma è solo un’altra Summersad
Niente cambia
Perché l’estate mi mette l’ansia
Come SUMMERSAD 4, i loro testi hanno spesso una romanticizzazione della tossicità (relazionale e non), quasi a voler star male per il gusto di vivere qualcosa di malato. Sebbene questo sia indubbiamente lo spunto su cui si basa il loro ultimo album STO NELLA SAD, il pubblico più giovane che quella romanticizzazione non ha modo di comprenderla, sente parlare in modo sentimentale di un rapporto dannoso pensando che sia la normalità.
Questo tipo di emo è molto diverso da gruppi come Jimmy Eat World, Owlse Brand New, Fine Before You Came.
La sua autenticità è legata a un fenomeno pop che si integra perfettamente con la scena esistente, adattando in italiano i testi che già funzionano negli Stati Uniti.
LA SAD è un progetto ben realizzato, con i capelli, gli strumenti, i vestiti e la musica giusti, ma non avranno un po’ stancato i soliti cliché da contenuti vuoti? L’arte, quella vera, a volte si nasconde, e forse non è ancora il tempo de LA SAD, ma 10+ per lo sforzo e l’ambizione!
