I love you è il nuovo singolo di Michelangelo Vood, cantautore della quotidianità senza fronzoli, che presenta un altro brano tutt’altro che farraginoso e con cui inaugura il suo 2023 artistico.
Il titolo, I love you, lascia immaginare a qualsiasi cosa tranne che si tratti di un brano riguardo il capovolgimento della dialettica tra la relazione amorosa e le tipiche promesse di progettualità prospettica.
Che sia persistente nel tempo oppure fugace, ogni storia d’amore si basa anche su promesse e affermazioni: ebbene, la maggior parte di queste vengono disattese. Ed è in questo frangente di disillusione che si inserisce il brano di Michelangelo Vood, il quale racconta la medesima sostanza, l’amore, come tutto ciò che non sarà mai.
Consapevole del fatto che è praticamente impossibile vivere una storia degna di un musical di Broadway, il cantautore narra il valore che ogni dettaglio relazionale può assumere spesso in modo imprevedibile.
Il tono del brano è sognante e arioso, quasi a voler far percepire lo spazio siderale in cui si nascondono quegli attimi di straordinaria quotidianità. Strizza forse l’occhio, azzardando, a Sufjan Stevens, musicalmente.
Che sia un brano pop è fuori discussione, ma la scrittura testuale è molto personale, poiché l’artista narra la sua più peculiare verità sul mondo delle relazioni amorose.
Lungi dal mentire sapendo di mentire, Michelangelo Vood ha le idee chiare su come rendere palese il suo sentimento affettivo. Se la musica ha valore di promessa, tutto quello che si può dire per dichiarare amore può essere condensato in un titolo, semplice e diretto: I love you.
Come si è detto, il titolo non lascia intuire ad una verità aspra come uno schiaffo, cioè che spesso anche le storie più proiettate verso il futuro a suon di promesse, tendono ad una fine. Ma questa volta la promessa, a suon di chitarre e voci soffuse, si presenta per non essere disattesa.










