Ancora una volta Nicolò Carnesi ci racconta il perchè “Gli Eroi non escono il sabato”

da | Giu 21, 2022 | Recensioni album

Le riedizioni non sono mai un qualcosa di semplice, oltrepassare il valico del cuore quando una canzone ti ha già scavato dentro è sempre un salto nel vuoto, ci vuole coraggio.

Soprattutto quando quelli che si vanno a trattare sono dischi di una certa rilevanza, dischi pensati e pensanti, che raccontano in maniera tiepida il nostro freddo.

Ecco, lì si che esiste il rischio, quasi fosse una sorta d’operazione a cuore aperto ad un cardiopatico: necessaria ma pericolosa.

A Nicolò questo coraggio non è affatto mancato, dopo ben dieci anni dalla release dell’omonimo album d’esordio infatti, il cantautore Siciliano torna a regalare una nuova vita ai brani che hanno segnato l’inizio di una luminosa carriera

Anticipato da Levati con Dente, Kinder Cereali all’Amianto in collaborazione con la band Perugina Fast Animals And Slow Kids e Penelope, spara! in compagnia di Dimartino, Gli Eroi non escono il sabato si presenta come un vero e proprio masterpiece di talenti.

Sono molte le voci ad accompagnare Carnesi in questo viaggio all’interno dei ricordi, che sembra voler porre un limite all’ossidarsi di una realtà già ben consolidata per riscoprirne i sapori in un tempo totalmente diverso dal suo

Questa riedizione infatti sembra presentarsi proprio sotto forma di un viaggio on the road dove i sapori, i colori ed i suoni cambiano in continuazione e come in ogni viaggio che si rispetti, cambiano pure i personaggi incontrati lungo il tragitto.

Da La Rappresentante di Lista una piccola svolta verso Brunori Sas, dopodiché dritti fino a Cimini ed Appino, una piccola deviazione a destra verso Lo Stato Sociale, Oratio e Gregorio Sanchez per concludersi poi con Max Collini e Donato: Ecco l’itinerario de Gli Eroi non escono il sabato

Troviamo quindi una nuova versione di Gli Eroi non escono il sabato: rinnovata, contemporanea e reinterpretata da nuove voci e nuovi arrangiamenti, il tutto pero’ sempre senza snaturare l’originale assetto del disco

Sebbene l’iconica scrittura disincantata ed evocativa di Carnesi si presenti come un punto a favore del cantautore, in questo caso il vero goal al novantesimo l’ha segnato proprio la riedizione in sé.

Carnesi a proposito di Mister Robinson:

La versione in assoluto più smontata e scompaginata di questo decennale. Donato Di Trapani, oltre ad essere un grande amico, è anche uno dei collaboratori più importanti della mia carriera. Gli ho affidato completamente Mister Robinson affinché, in tutta autonomia, lo sconvolgesse e lo rimettesse insieme secondo la sua visione.  Quando ho chiesto a Collini degli Offlaga Disco Pax, altro mio gruppo preferito, se volesse partecipare al progetto per dare un tocco narrativo nuovo, Max mi ha fatto questo grande regalo, donando una seconda e più interessante vita al nostro Robinson.

La vera magia del disco sta proprio nelle nuove storie da scovare, nei frammenti del passato che si rivestono di presente, nell’identità che le vecchie parole assumono attraverso il pronunciarsi proveniente da un’altra bocca. Questa è la vera magia.

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