“Dell’amore il fallimento”: Levante torna per ricostruire

da | Nov 25, 2025 | Recensioni singoli

Levante con il suo ultimo brano ci insegna come rinascere dal fallimento. Amore, identità e dolore, tanti pezzi da ricostruire.

Dopo l’uscita settembrina di “Niente da dire”, Levante torna con un nuovo singolo con Dell’amore il fallimento, altro brano che conferma una nuova fase creativa, come già ci aveva anticipato la stessa cantautrice siciliana in più occasioni, dal libro, alla pittura, dalla scrittura alla musica, non si smentisce mai, solo grandi certezze: un artista sensibile e che ci spezza puntualmente il cuore, ma stavolta ci aiuta a ricostruirlo.

Uscito venerdì 21 novembre per Warner Music Italia, il brano è un’altra anticipazione del nuovo album in arrivo nel 2026.

In realtà pare che questo singolo voglia essere il manifesto del prossimo album di Levante. L’artista l’ha detto chiaramente: voleva che fosse la prima traccia della sound track, per aprire al suo nuovo mondo sonoro ed emotivo.

Frammenti d’identità da ricostruire

Il cuore del pezzo è la fragilità, emotiva, relazionale, personale. Levante si interroga sui frammenti di sé, della propria identità da ritrovare dopo una rottura. Le parole nel brano sono inquivocabili:

“In quanti pezzi siamo rotti?

C’è ancora colla per tenerci insieme?”

Ma quello narrato nel testo non è solo dolore: è anche lucidità. C’è una denuncia dell’ipocrisia di chi non ammette il fallimento, di chi continua a mascherare la caduta per non sembrare debole.

Secondo Levante infatti il fallimento è dietro l’angolo, lei stessa dichiara che ognuno fallisce molto più spesso di quanto racconti a se stesso e agli altri. Ma in fondo cosa ci spaventa? Perché ci fa paura fallire? La verità è che anche dopo il fallimento non succede nulla di terribile, il mondo continua, si va avanti, occorre solo ricostruirsi. Ed è questo il messaggio più importante che il brano vuole trasferire.

Anche nel videoclip è palese questa frammentazione, l’artista balla con svariati corpi che cercano di ricreare un tutt’uno che si sgretola per poi ricomporsi in nuove figure e ricominciare a percorrere strade. Molto espressivo, coreografato da Macia Del Prete, Levante è accompagnata da danzatrici che incarnano parti della sua identità: vulnerabilità, impulsività, lucidità e ribellione.

Questa scelta visiva è potente: i movimenti sincronizzati ma anche divergenti danno corpo al tema del “pezzettismo” interiore e della complessità emotiva da ricostruire per ricominciare.

Contaminazioni ed emozioni

Il brano è prodotto da Antonio Filippelli, che già ha lavorato con Levante, e si apre con suoni di sintetizzatore: un tappeto sonoro che evoca delicatezza ma anche tensione, come un palcoscenico emotivo instabile, ritmi a tratti frenetici ma poi riconcilianti.

La produzione evita l’eccesso: non ci sono spettacolarizzazioni melodrammatiche, ma una sensibilità misurata che lascia spazio alla voce e al significato. Levante usa il suono della Roland durante il processo di scrittura che aggiunge un tratto intimo e sintetico, perfetto per accompagnare un testo che sembra scritto nel silenzio dei propri pensieri.

Quello che colpisce di Dell’amore il fallimento è infatti la sincerità spiazzante. Non è una ballad romantica idealizzata, né un pezzo di rabbia distruttiva: è la resa a un amore che non ha funzionato, ma che ha lasciato un segno. È quasi un atto di coraggio: ammettere che l’amore può fallire, e che questo fallimento può essere parte di un percorso di crescita. Come sottolinea Levante, “averne la consapevolezza… è una grande conquista“.

L’evoluzione dell’artista e il nuovo percorso che sta avviando

Il brano si inserisce in un percorso di maggiore sincerità artistica: Levante sembra voler abbracciare non solo il successo, ma anche la caduta, la vulnerabilità, il fallimento come parte integrante di un processo di maturazione.

Se “Niente da dire” mostrava una Levante più trattenuta, sospesa tra silenzi e rimpianti, Dell’amore il fallimento è più diretto e consapevole: non racconta solo il dolore, ma la maturità che nasce dal riconoscere la frattura. Il primo è una confessione sussurrata, il secondo una verità detta a voce piena.

Si è passati quindi prima attraverso un ritmo più morbido e contemplativo della prima, in cui la cantautrice era stata attenta a ricreare un mood ritmico ma malinconico, per arrivare oggi alla consapevolezza e all’esplosione di quest’ultimo brano che invece, pur restando emozionale, porta un’energia diversa: il sound elettronico è più deciso, il ritmo più pulsante e moderno.

Il mood è meno rassegnato e più consapevole, come se Levante avesse trasformato la fragilità in forza creativa, lontana dei brani lineari e intimi, dalle ballad introspettive che puntano alla delicatezza e all’atmosfera sospesa, ma arriva ai ritmi decisi e forti da cui emerge chiara la voglia di vivere e reinterpretarsi, anche dopo i fallimenti che diventano vera e propria benzina per rinascere.

Perché ascoltare questo brano

Dell’amore il fallimento è decisamente una traccia davvero potente e trasversale. Può risuonare nelle playlist di chi ha vissuto rotture, di chi teme di non essere “sufficiente” quando l’amore non regge, di chi ha bisogno di sentire che non è solo nel suo disordine emotivo, di chi si sente “a pezzi”, non solo metaforicamente parlando, ma vuole ricostruirsi e desidera riemergere da un fallimento.

La canzone non dà risposte facili, ma propone una consapevolezza: il fallimento non è la fine, può essere un punto di partenza.

Questo brano è una leve artistica importante per Levante: un brano che non nasconde la paura, il dolore o il dissenso interiore, ma nasce da consapevolezze di vita e le mette in luce con grazia e verità. È un ritorno “crudo”, maturo e coraggioso.

Se il nuovo album seguirà la stessa linea, ci aspetta un progetto sincero e profondamente umano, in cui riconoscerci e da cui imparare.

Iniziamo da qui:

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