Willie Peyote fa swipe con “NEXT”: tra groove e demoni dell’amore

da | Giu 4, 2025 | Recensioni singoli

“NEXT” è il nuovo singolo di Willie Peyote che racconta della facile fruibilità delle persone e della difficoltà nel costruire rapporti umani ai tempi del dating online.

NEXT, il nuovo singolo di Willie Peyote, è il classico pezzo per cui diresti “ommioddio ma parla di me”!

Ti guarda dritto negli occhi mentre alle due di notte in preda alla noia scrolli il profilo dell’ennesimo estraneo su Tinder e con un ghigno ironico ti dice: “anche l’amore è uno stress”. Siamo nei territori dell’autoanalisi travestita da funky. Ed in questo, Willie Peyote è maestro.

Ci sono artisti che provano a stare al passo coi tempi. E poi c’è chi, senza rincorrerli, li racconta.
Con la leggerezza consapevole di chi gestisce bene il peso delle parole, Willie Peyote costruisce NEXT, che più che un brano, è una radiografia delle relazioni oggi.
Dating online, appuntamenti oroscopo-based, crociato rotto e carbonara perfetta. Indisponibilità emotiva, ghosting e chi più ne ha più ne metta.
Nessuna predica, solo un’osservazione affilata e sorridente del presente, portata avanti su un funk urbano, su quella sensualità postmoderna figlia di un racconto veritiero.

Prodotto da Starchild, NEXT è prima di tutto un brano che si muove.
Funky, sì, ma senza nostalgia. La stratificazione sonora non va sottovalutata: la produzione ricalca i passi delle sonorità anni ’80 ma con una consapevolezza contestualizzata negli anni correnti.
Willie Peyote cavalca il groove con la sua voce che ha imparato ad essere strumento e non solo veicolo.

NEXT è la cronaca di un amore programmato.

Le relazioni moderne raccontate da Willie Peyote sono speed date con sottofondo algoritmico, dove ci si conosce attraverso bio scritte con la stessa attenzione di una lista della spesa. Forse in realtà c’è proprio l’intenzionalità di scriverle come tali, al fine di mettere preventivamente sul piatto della bilancia tutto ciò che si ha da offrire. Edulcorato, però.
Il “next” è diventato il mantra della nostra generazione (and so on): una promessa di possibilità che si traduce in uno scrolling infinito e sterile. 

Non c’è urgenza di portare un messaggio, c’è piuttosto una lucidità nel raccontare per arrivare nel modo più limpido possibile. NEXT non è un brano fatto per dare risposte. Ma la domanda è chiara: ci stiamo davvero cercando, o stiamo solo cercando qualcosa che riempia quel buco di attenzione tra una necessità spasmodica di essere notati e l’altra?

Insomma, NEXT è un pezzo che funziona su due piani: quello superficiale e quello profondo.

Come una di quelle serate fuori la domenica, quando ci vai controvoglia.
Lì per lì ci balli sopra, poi però torni a casa e ci pensi.
Ed è lì che capisci che Willie Peyote, ancora una volta, ha centrato il bersaglio.
Non perché ha detto qualcosa di nuovo. Ma perché ha detto quello che stavamo tutti pensando, solo che a volte a noi manca il coraggio. Per ammetterlo e per affrontarlo.

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