Passione, desiderio, pericolo, rischio: c’è tutto questo e molto altro racchiuso nel suo nuovo singolo.

“Il nostro non era amore, era piuttosto una strage”. Se si dovesse scegliere un claim dal testo del nuovo pezzo di Achille Lauro, sarebbe probabilmente questo. Dopo il successo estivo di Fragole, l’artista nato a Verona torna con Stupidi Ragazzi, un brano più cupo e intimo dalle sonorità techno. Racconta di un amore difficile e pericoloso e proprio per questo ancora più passionale.

E mentre cadono i palazzi, stupidi ragazzi
Prima di lasciarsi, sono gli ultimi ad amarsi
L’amore in un drive in, l’amore in cristalli
Corse di cavalli, un bacio e centomila orgasmi

Scritto e prodotto insieme a Davide Simonetta, Paolo Antonacci, Zef e Simon Pietro Manzari, Stupidi Ragazzi conferma la poliedricità artistica di Achille Lauro. Qui l’atmosfera da club fa da sfondo a una storia d’amore giovanile respingente e coinvolgente allo stesso tempo. “Non c’è un amore perfetto se non ti ha fatto un po’ male” – dice infatti in apertura, concludendo poi – “sì, siamo la stessa cosa come la droga e la pace“.

Stupidi Ragazzi, un sound avanguardista.

Anche dal punto di vista sonoro il pezzo si distingue dalle sue ultime uscite, soprattutto dalla hit estiva Fragole con cui ha già collezionato due dischi di platino. Qui si fondono pop e influenze UK garage degli anni ’90 per un risultato che mescola bene la doppia anima urban e quella più raffinata dell’artista.

Il testo, infine, è in pieno stile Achille Lauro, con frasi secche e dirette che accendono in maniera immediata delle immagini inconfondibili nella mente dell’ascoltatore. Ed ecco quindi l’amore che viene paragonato a “un film di Michel Gondry”, “dolce come un bacio di Giuda”, e i due ragazzi che si amano mentre intorno a loro i palazzi crollano.

L’ultimo disco di Achille Lauro, Lauro appunto, è targato 2021 (con la versione Superstar uscita l’anno successivo). Chissà che questo singolo non sia il preludio per un 2024 che possa riservare qualche sorpresa.