Salmo e Luchè, il ritorno del diss rap

da | Lug 5, 2023 | News

Salmo,sempre Salmo,ripeti Salmo,tu sei pazzo a dirmi di stare calmo. Così il nostro caro Maurizio, nome d’arte Salmo, scriveva in Battle Royale, posse track famosissima soprattutto per il (clamoroso) attacco di Madman. Ebbene sì, l’artista sardo non smette mai di far parlare di sè. Un po’ grazie allo scandalo, un po’ grazie alla musica. Nessuno […]

Salmo,
sempre Salmo,
ripeti Salmo,
tu sei pazzo a dirmi di stare calmo.

Così il nostro caro Maurizio, nome d’arte Salmo, scriveva in Battle Royale, posse track famosissima soprattutto per il (clamoroso) attacco di Madman. Ebbene sì, l’artista sardo non smette mai di far parlare di sè. Un po’ grazie allo scandalo, un po’ grazie alla musica. Nessuno se lo sarebbe aspettato, eppure nel suo 64bars ha deciso di riaccendere una miccia spenta da anni. Chi l’avrebbe mai detto che Salmo avrebbe fatto squillare il famigerato telefonino inglese?

Salmo e Luchè, un amore che…non sboccerà mai.

L’inferno lo conosco bene
Ci tornerei per farci un mese
Una vita di promesse spese
Driin, squilla il telefono inglese

La penna di Salmo, si sa, è contorta, verbalmente incidente, a tratti indecente, ma mai banale. La bomba è esplosa. Luchè ha deciso di rispondere, forse anche per questioni di hype. Non prendiamoci in giro, il suo nome stava risuonando poco ultimamente, DVLA è stato un mezzo flop. Quale modo migliore di riaccendere l’interesse verso la sua musica? Rispondere a un dissing, ovviamente.

Che poi, volendo essere onesti, quello di Salmo non è un vero e proprio diss. Almeno il primo. Possiamo definirla più una frecciatina, una barra messa lì per creare un minimo di scalpore per il 64bars. Luchè avrebbe tranquillamente potuto lasciar perdere, il caso si sarebbe sgonfiato e probabilmente ne sarebbe uscito “vincitore morale”. Come già espresso in precedenza, quando l’hype cala, ogni appiglio è salvezza.

Estate dimmerda 2 è la risposta di Luchè. Come dissing ben strutturato, provocatorio e anche efficace, musicalmente scadente. Già dall’intro il rapper napoletano ci dimostra perché è destinato a uscire da questa faida con le ossa rotte. Quanta spocchia…no? Stava comprando una casa a Miami, ma si ritrova a dissare Salmo.

Tu cerchi hype per il peggio 64 bars live
Ma il nome di Dio non usarlo invano mai, mai
Che hit hardcore, fra’, “Il cielo in una stanza”
Che, quando l’ho sentita, fra’, ho rivalutato Plaza

Prendiamo come esempio queste 4 barre, che racchiudono il significato di tutto il diss. Luchè punta su due cose: l’hype (di cui Salmo sarebbe alla spasmodica ricerca) e l’incoerenza del rapper sardo. Gli scivoloni del napoletano sono molteplici, a partire da tutte le altre personalità che cita. Plaza, Inoki, Fedez, persino il fratello di Salmo: tutte citazioni che gli costano credibilità. Un po’ perché nomi come Capo Plaza e Fedez sono molto più altisonanti del suo, un po’ perché quei nomi stessi non sono inerenti. Inoltre si nota anche quel chicco di frustrazione, dovuto alla partecipazione del sardo a Sanremo, per esempio. Salmo aveva detto in passato che non ci sarebbe mai andato, ha cambiato idea. Incoerenza, o solo crescita artistica dopo più di un decennio?

Un velo pietoso di incoerenza si stende sul fatto che Luchè faccia ironia sulla natura di un pezzo come Il cielo in una stanza (quasi 160 milioni di streaming), canzone che ha un target di pubblico molto più ampio e differente da quello a cui solitamente si riferisce Salmo. Il tutto detto dall’autore di pezzi come Parliamo, Torna da Me, No Love. E la lista potrebbe continuare. La qualità del pezzo si abbassa se guardiamo al puro aspetto musicale. Due minuti monoflow, intervallati da una ripresa poco funzionale del ritornello di Stamm Fort. Poca roba? Probabilmente sì.

Luchè ha scelto la vita dell’insulto gratuito, della speculazione per portare a sé il favore del pubblico. Non si fa attendere la risposta di Salmo, nel pezzo pubblicato il giorno dopo, Dove Volano Le Papere. Possiamo asserire che già nel titolo del diss, il rapper di Olbia sia stato più creativo. Il beat è classic rap, ci rappa sopra ricordandoci un se stesso del passato. Il testo non è particolarmente ispirato, fondamentalmente Salmo dice tutto e dice niente. C’è però una quartina che, secondo noi, è assolutamente geniale.

Compri la villa a Miami coi soldi della mala
Guarda e impara, io torno in Sardegna a comprarti la bara
Vorrei imboccarvi con la pala, siete pesci nel Sahara
Butto l’amo e ci cascate, Niagara

Salmo ha buttato l’esca, Luchè ha abboccato come un pesce. Ovviamente nessuno vuole innalzare il sardo a una sorta di genio del marketing che ha magicamente previsto tutto questo. C’è da dire che se Salmo voleva scatenare un diss, ci è chiaramente riuscito. Anche lui però è caduto a tratti nel qualunquismo. Nonostante ciò è riuscito a reggere maggiormente la base e il testo, è stato più diretto, senza ricorrere a storie scandalistiche o presunte tali.

Il dissing ha messo in mezzo anche Esse Magazine, colpevole secondo il rapper di portare in auge un certo tipo di artista che intrattiene rapporti con i vertici della redazione stessa. Praticamente Salmo ha accusato Esse di essersi, e di essere tutt’ora, venduto a chi offre di più. La reazione del magazine? Festa grande nella redazione che ha trovato un nuovo modo per sfruttare l’onda del momento. Come? Aprite il profilo Instagram della pagina e lo scoprirete. Però il meme su Balotelli è un’ottima idea, simpatica.

Non ci vogliamo affiancare ad uno stile da soap opera chiedendovi “Chi sta vincendo?”, perché nei fatti, in un dissing, non vince realmente nessuno. Se non la musica, che trova un nuovo modo di sfogarsi. Salmo ha portato oggettivamente un pezzo migliore, più incisivo nel testo e più bello musicalmente. Luchè, fino ad ora almeno, sembra solamente il pesce che abbocca all’amo. La situazione è in divenire, potrebbe cambiare, sicuramente ci fa divertire. Il dissing nel rap è tornato, supportato da due nomi abbastanza altisonanti. Chiudiamo, per ora, citando proprio Salmo…non c’è situazione più azzeccata.

Prego, sedetevi comodi, sta cominciando lo show.

La Playlist di Cromosomi