Diretta, riconoscibile e onesta: Jelecrois si è distinta come l’unica finalista donna nella prima stagione di “Nuova Scena” nel 2024 e continua a farlo oggi, a distanza di quasi due anni, con un nuovo singolo che è una dichiarazione d’intenti.
Al secolo Mariateresa Pini, scopre il mondo hip hop grazie alla breakdance, disciplina che praticherà fino all’adolescenza, per poi avvicinarsi al rap durante il lockdown. La 25enne dimostra da subito grande sicurezza e grinta, tanto da scegliere come nome d’arte Jelecrois, che in francese significa “io ci credo”. Originaria di Pianura, in provincia di Napoli, le sue radici sono fondamentali per la sua formazione e affermazione come artista.
Mattone: un banger senza filtri
Il brano rimanda immediatamente alla schiettezza di “Danza del ghetto” e “Partenope”, i singoli usciti dal talent show targato Netflix. L’impatto è forte, diretto e senza fronzoli, grazie anche all’uso della lingua partenopea: il dialetto conferisce autenticità e verità al brano, oltre ad essere un elemento caratterizzante dell’artista. Sonorità solide e incisive non rubano la scena a un testo più che mai biografico, che racconta la costruzione del suo percorso tra personale e professionale, appunto, mattone dopo mattone.
Non è il dìa per fare scherzi
non superare la linea
sto pensando a migliorarmi
come il Wi-Fi con la fibra
Nessuna scorciatoia, la scrittura è asciutta e consapevole, capace di raccontare un’evoluzione fatta di lavoro, determinazione e visione.
Il titolo diventa subito una metafora chiara: il mattone è fatica, impegno, rappresenta l’ostacolo superato. Più che un punto di svolta si tratta di un nuovo punto di partenza, per arrivare sempre più lontano, giorno dopo giorno. Come già dimostrato, Jelecrois è sicura, con un’identità artistica sempre più definita.
Consolida la collaborazione con Sau27, producer già al suo fianco in altri progetti, con cui la sinergia è evidente: insieme sanno esattamente dove vogliono arrivare e cosa trasmettere a chi li ascolta.
Stiamo costruendo casa
mattone dopo mattone
bullone chiama bullone
milione chiama milione
[…]
Non è il caso
non posso fidarmi
se prima avrai già sbagliato
sarebbe non avere imparato
il mio migliore amico
adesso è diventato ateo
crede solo in me Dio pagano
Mattone si inserisce con naturalezza in un percorso coerente, rafforzando una narrazione artistica che mette al centro autenticità e consapevolezza. Un tassello che non stravolge, ma consolida, mostrando una direzione sempre più chiara.
Dopo l’esordio con l’EP “MVP” e il progetto identitario “Androgino” che ha visto coinvolti diversi artisti come lowlow, Beba e Settembre, che Mattone sia soltanto il preludio di qualcosa di ancora più grande? Quello che è certo è che con pazienza, dedizione, perseveranza e tanta consapevolezza, Jelecrois è qui per affermarsi, per restare, per costruire.









