Il nuovo singolo di 44Angelo e Metho, uscito il 28 novembre per Honiro Publishing, nasce da una domanda pungente: che cosa daresti per vivere una vita “alla Silvio”? Non è un interrogativo retorico, ma una specie di specchio puntato addosso a una generazione che ha smesso di credere allo storytelling dell’arrivismo e si ritrova a fare i conti con un’altra urgenza: riconoscersi nel proprio percorso, anche quando non brilla. Il brano, costruito su un boom bap pulito, quasi ostinato nella sua classicità, lascia spazio alle parole più che all’ornamento. È un pezzo che non corre dietro ai trend; preferisce restare dove fa male, nelle piccole crepe, nelle scelte non spettacolari.

Metho lo racconta con naturalezza: è bastata una conversazione su Instagram con 44Angelo per far scattare l’idea di mettere insieme due mondi attigui ma distinti — Bravetta e Pomezia — e farli parlare senza filtri. L’intenzione non è quella di rivendere la solita estetica da riscatto, né di giocare al minimalismo da “tempo andato”. Il punto è un altro: affrontare le paure invece di addestrarsi a dimenticarle. Avere il coraggio di guardare il presente senza vergognarsi delle cicatrici, che poi sono quelle che spingono un artista a trovare una voce riconoscibile.

Per Metho, classe 2004, questo pezzo arriva in un momento cruciale. Cresciuto in una famiglia che lo ha educato alla creatività. Ha passato dal freestyle ai primi brani caricati su SoundCloud, ha cambiato nome e pelle più volte. Ora, sotto un alias che richiama Method Man ma anche l’idea stessa di metodo, sembra cercare una direzione più nitida. Dal 2023 in poi ha disseminato tracce che oscillano tra rabbia, lucidità e desiderio di precisione. I Nuovi Mostri, L’odio, Top Quality, poi l’ingresso in Honiro, e una serie di singoli — Ho Provato, Heavy, Yellowstone, Gimme More — in cui prova a ridefinire il suo equilibrio.

In “Alla Silvio” questa ricerca diventa più evidente: non si tratta di “farcela”, ma di meritarsi la versione di sé che si vuole diventare. È un’idea semplice, quasi banale nella teoria, molto meno nella pratica. E mentre molti coetanei scommettono su hit istantanee, Metho e 44Angelo scelgono una strada più lenta, più rischiosa, forse più loro. La canzone suona come un promemoria: le radici non sono zavorre, a volte servono per prendere meglio la rincorsa.