L’estate sta finendo. Come ogni anno lascerà lo spazio al freddo, a colori diversi, ad una musica diversa. I tormentoni smetteranno gradualmente di interessarci, finché non verranno archiviati in quel posto della mente dove si mettono le cose abbastanza belle da canticchiarle, ma non abbastanza da ricordarle fino in fondo. Proprio il 22 agosto, quando le ferie vanno concludendosi e tutti riprendono a pensare al dramma della routine, Big Fish ha deciso di sconvolgere l’equazione con un singolo che potrebbe essere il perfetto connubio tra la nostalgia dell’estate e l’intensità autunnale. A colorare ulteriormente un dipinto definibile contemporaneo ci pensano i due ospiti, così diversi eppure complementari in Lato B: Guè e Mecna.
Passato e futuro, nostalgia e routine: l’oscurità del Lato B
L’intenzione di Big Fish era probabilmente quella di generare un brano ampio, per sonorità e per vibes. Mecna e Guè, intanto, generano una fusione di stili che consente di esprimere al meglio l’ambiguità di Lato B. Da una parte, l’aspetto musicale prova a tendere al tormentone estivo, mantenendo però grazie alle scelte canore dei due artisti una tendenza alla nostalgia, al ritorno a casa, a quei dolci ricordi destinati a svanire come sabbia tra le dita. Dall’altra, il testo stesso cerca le metafore estive, il mare, la festa e la spensieratezza, inondando però il tutto con un sottile strato di veleno, di rimpianto, di occasioni mancate. Il paradigma dell’estate dei giovani, del resto, è l’essenza di questo brano: un periodo di festa e di tranquillità, di amori fugaci e di notti brave, che però diventano solo ricordi nel gioco spietato della vita.
Non si possono dunque discutere le scelte del produttore di Lato B. L’intenzione di Big Fish era quella, secondo noi, di creare un brano senza tempo, senza un periodo preciso, collocato in un limbo infinito. La voce di Mecna ha quella capacità soffice e coinvolgente di creare una montagna russa emotiva, ideale per il genere di brano. Guè invece, pur conscio di vivere e descrivere un immaginario completamente diverso, riesce ad integrarlo con la scena dipinta dal produttore ed a creare una collaborazione intrigante e inaspettata con il collega.
Tutto ciò che resta, dopo questo brano, è la consapevolezza che sta ritornando la normalità, la routine, il vero presente. Lato B ci ricorda che la fuga dalla realtà è effimera, a prescindere dallo status sociale, dal conto in banca, da tutto ciò che è fuori da noi.
Alla fine, la vita torna sempre a portarci il conto, qualsiasi sia la casualità. Per questo lo riteniamo essere il brano perfetto per accompagnare la fine di questa estate 2025, verso un rientro che forse, rispetto a tutti gli anni passati, ha un sapore più amaro, ma anche più reale, del solito.










