Briga è tornato. E lo fa con Nun Piagne, un singolo che lascia il segno, soprattutto in chi l’amore l’ha vissuto davvero, quello complicato, che ti stravolge e ti cambia. Il brano, fuori dal 18 aprile su tutte le piattaforme, vede la partecipazione di Gemitaiz.
La produzione è di Tom Beaver e Mixer-T, che danno al pezzo un sound ricco e avvolgente. A completare il tutto c’è la chitarra acustica di Mario Romano (Monakos), che aggiunge quel tocco in più all’atmosfera già intensa.
Quest’anno Briga celebra i dieci anni dal successo di “Never Again“, e sceglie di raccontarsi in modo ancora più intimo con Nun Piagne: un brano che è quasi una confessione a cuore aperto.
Nun Piagne è un viaggio tra amore, radici e verità
Core bastardo che scappa da te
Ma nun confonde l’amore co’ n’ gioco de scaje
Amore mio, e daje, te prego, nun piagne
Coprimo ‘ste occhiaie e tornamo a ballà
Una delle particolarità più belle del pezzo è l’uso del dialetto romanesco, che Briga inserisce per la prima volta nel ritornello. Un richiamo alle sue radici, creando un’atmosfera che ricorda gli stornelli della sua città.
No, amore non piangere, no
Di quel tuo calore dammente un po’
Che lo vuoi anche tu lo sai che lo so
Sì, quando sto male, tu mi salvi in calcio d’angolo
L’ingresso di Gemitaiz non è solo un featuring: è un vero e proprio scambio di visioni. Il suo stile si intreccia perfettamente con quello di Briga, creando un gioco di contrasti che dà al brano ancora più forza.
Nun Piagne è una riflessione lucida e a tratti dolorosa sulla fragilità dei rapporti, su quel continuo smarrirsi e ritrovarsi, tra silenzi e tensioni. È il racconto di un amore che cerca spazio tra insicurezze e il timore di un tradimento che sembra sempre più vicino. Frasi come “Core bastardo che scappa da te, ma nun confonde l’amore co’ n’ gioco de scaje” esprimono il conflitto interiore tra la voglia di restare e la paura di ciò che potrebbe accadere.
In fondo, Nun Piagne non è solo un brano da ascoltare. È una storia da sentire, da vivere sulla pelle, soprattutto se si è passati per quelle relazioni in bilico tra il “resto” e il “me ne vado”. Briga e Gemitaiz ci portano dentro un universo emotivo sincero, che non ha paura di mostrare le sue fragilità.