Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali insieme in “Bottiglie Vuote”

da | Apr 14, 2025 | Recensioni singoli

I Pinguini Tattici Nucleari tornano con “Bottiglie Vuote”, una versione inedita del brano con un ospite d’eccezione: Max Pezzali. Un incontro tra generazioni, sogni e storie condivise.

Si chiama Bottiglie Vuote il nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, disponibile da venerdì 11 aprile, su tutte le piattaforme digitali. E questa volta non sono soli: al loro fianco c’è un’icona intramontabile della musica italiana, Max Pezzali. Il brano, già presente nell’album “Hello World” , uscito lo scorso dicembre, si arricchisce così di una versione speciale, impreziosita dalla voce e dalla sensibilità narrativa dell’ex 883.

Un incontro generazionale che sembra scritto nelle stelle: da una parte l’ironia malinconica dei Pinguini, dall’altra la poetica semplice e diretta che ha fatto di Pezzali la colonna sonora di almeno tre decenni. Insieme, raccontano storie comuni con un linguaggio che arriva a tutti.

In contemporanea con il lancio del singolo, è uscito anche il videoclip ufficiale. Firmato Borotalco.tv, il video trasporta lo spettatore in un viaggio tra sogno e realtà, con un messaggio d’amore custodito in una bottiglia che sfida il tempo e le distanze.

La collaborazione con Max Pezzali non è solo un colpo di scena musicale, ma il simbolo di un ponte tra generazioni che condividono sogni, disillusioni e quella voglia di raccontarsi che, in fondo, è il vero cuore del pop. E con Bottiglie Vuote, il messaggio è chiaro: certe emozioni non hanno età.

Bottiglie vuote, la nostalgia che vaga sulle note del presente

Se c’è una cosa che i Pinguini Tattici Nucleari sanno fare benissimo è trasformare la quotidianità in poesia. E con Bottiglie Vuote, ft. Max Pezzali, questa abilità diventa un ponte generazionale capace di unire sensibilità, ricordi, immagini e sogni in una ballata dal sapore nostalgico.

La strofa di apertura di Riccardo Zanotti è una finestra su un mondo crepuscolare, fatto di bellezza fragile e malinconie d’estate:

C’è una storia sepolta dentro questo mare come una siringa da non calpestare”.

È una frase che scivola addosso come un’onda leggera, ma lascia il segno: c’è un abisso tra ciò che si vede e ciò che si nasconde, e i Pinguini sono maestri nel raccontarlo. L’immagine del cielo “dipinto di nero Anish Kapoor”: cupo, profondo, contemporaneo, come le emozioni che ribollono sotto la superficie di un amore che cerca ancora spazio.

Vorrei portarti al mare alle quattro di notte quando tutti dormono tranne le onde”.

È qui che si compie la magia. Il mare diventa rifugio e confessionale, luogo d’incontro tra anime leggere e pensieri pesanti. Le “bottiglie vuote” sono contenitori di sogni sigillati, lanciati nell’oceano della vita con la speranza che qualcuno, magari proprio chi “amiamo”, li raccolga davvero.

L’intervento di Max Pezzali nella seconda strofa è una carezza: riporta in superficie quella sensibilità da provincia che ha sempre raccontato senza vergogna.

Si ritorna bambini a chiedere la spuma

Si tratta di un flash di memoria che sa di ombrelloni colorati e spensieratezza vintage. Ma poi torna il presente, con il dolore di chi cresce per forza o per sbaglio, e non sempre riesce a raccontarlo.

Bottiglie Vuote può essere considerato un passaggio di testimone tra chi ha cantato le storie degli anni ‘90 e chi le canta oggi. Ma soprattutto, una dichiarazione d’amore al pop che non ha paura di emozionare. Una bottiglia che galleggia tra passato e futuro, e che speriamo davvero qualcuno trovi.

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